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Musk e Tesla sfruttati per campagna spam, più del Covid

Due distinte campagne di spam sfruttano il nome di Tesla e del suo popolare Ceo Elon Musk come esca per attirare l’attenzione degli utenti offrendo la possibilità di ricevere Bitcoin. Lo rende noto la società di sicurezza informatica Bitdefender che spiega anche la modalità della truffa. La vittima riceve una email che invita a inviare una piccola quantità di criptovaluta ad un portafoglio prestabilito promettendo di restituire in cambio lo stesso importo diverse volte. Importo che naturalmente non viene restituito. Entrambe le campagne di spam sono iniziate il 15 maggio e sono attualmente in corso. Secondo gli esperti, nelle ultime settimane il tema bitcoin-Musk, con tutti i saliscendi sul mercato della criptovaluta, ha superato l’utilizzo delle truffe a tema Covid-19.

La prima campagna che sfrutta il nome di Elon Musk, spiega Btitdefender, promette di ricevere in omaggio 5.000 dollari in Bitcoin: lo spam viene inviato tramite una email con un pdf allegato che fornisce istruzioni su come partecipare a questa opportunità. Il 79,72% delle e-mail sembra essere inviato dalla Germania, prendendo di mira gli utenti in Europa e Nord America. L’11% delle email ha raggiunto gli utenti nel Regno Unito, il 79,26% in Svezia e il 9,22% negli Stati Uniti.

Nella seconda campagna invece, viene sfruttato il nome di Tesla per comunicare che la casa automobilistica, nota per la produzione di auto elettriche, regala 750 milioni di dollari in bitcoin. Nell’email sono presenti tutte le informazioni necessarie per procedere a inviare una piccola somma di criptovaluta per riceverne di più in cambio. Il 16,73% delle email di spam proviene dal Brasile, il 14,15% in Russia, il 6,32% in Indonesia, il 4,91% in Turchia, il 4,56% in Ucraina, il 4,44% in Spagna, il 3,68% negli Stati Uniti, il 3,63% in Italia, il 2,16% in India, il 2,11% in Romania e l’1,93% in Olanda.

   

Fonte Ansa.it

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