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Musk, su Twitter antica poesia cinese, virale sui social

Elon Musk ha sbancato ancora i social media in mandarino: il patron di Tesla ha postato un criptico tweet intitolato ‘Umanità’ che cita un’antica poesia cinese facendo discutere i netizen sul suo significato. I versi ripresi sono quelli che si ritiene siano stati scritti dal principe dello Stato Wei, Cao Zhi, nell’epoca dei Tre Regni (220-280 d.C.), fratello minore dell’ imperatore Cao Pi, che lo voleva uccidere perché geloso del suo talento. Secondo la leggenda, dopo essere salito al trono, Cao Pi cercò di punire con un pretesto il fratello minore, a meno che non fosse riuscito a comporre una poesia nell’arco di sette passi, che è quella citata da Musk, in cinese: “bollire i fagioli bruciandone gli steli, i fagioli piangono in padella, nati dalla stessa radice, perché tanta fretta di finirli…”.

Colpito dai versi e dalla metafora sulla consanguineità, l’imperatore si vergognò e non perseguitò più Cao Zhi. Il post di Musk, finito anche sul suo account Weibo, Il Twitter in mandarino, ha ottenuto milioni di visualizzazioni sulla piattaforma e oltre 15mila retweet su Twitter, oscurato in Cina. Il dibattito scaturito, naturalmente, si è concentrato sul significato che il miliardario ha voluto dare agli antichi versi, popolari in Cina al punto da essere insegnati ai bambini a scuola come esempio dell’importanza della concordia e della collaborazione. Sulla vicenda è intervenuto anche il Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, ricordando che su Weibo alcuni utenti si sono chiesti se Musk si riferisse alle tensioni Taiwan-Cina o alle relazioni difficili Usa-Cina o, ancora, se volesse semplicemente fare sfoggio del suo cinese. Tra le altre ipotesi, inoltre, c’è una lettura in chiave criptovalute, in particolare al Dogecoin, sostenuta dallo stesso tycoon, e una polemica sulle donazioni con il World Food Programme dell’Onu.

Fonte Ansa.it

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