avvocatoinprimafila il metodo apf

Non solo scacchi, ora l’intelligenza artificiale batte l’uomo anche a poker: ecco come ha fatto

Dopo gli scacchi anche il poker. Secondo i risultati di un esperimento pubblicato sulla rivista scientifica Science un sistema di intelligenza artificiale che si chiama Pluribus, sviluppato da Facebook e dai ricercatori della Carnegie Mellon University (Stati Uniti), ha vinto a poker contro alcuni dei più forti giocatori di “Texas hold ‘em”.

Nel 1996 la sfida tra Deep Blue e Kasparov 

Un risultato di notevole importanza per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che arriva a distanza di 23 anni dalla vittoria a scacchi di Deep Blue, il supercomputer sviluppato dalla Ibm, contro il campione mondiale della disciplina, il russo Garry Kasparov. Una partita che ha fatto la storia e non solo quella degli scacchi.

Pluribus ha dovuto imparare a bluffare 

Il compito di Pluribus è stato però molto più complesso di quello di Deep Blue. Mentre il successo del computer dell’Ibm si è basato principalmente sulla potenza di calcolo necessaria per prevedere tutti gli sviluppi possibili di una partita derivanti da una singola mossa, l’intelligenza artificiale sviluppata da Facebook e dai ricercatori della Carnegie Mellon University ha dovuto imparare anche a bluffare, ingannando in più occasioni i giocatori professionisti che ha sfidato.

“AI può fare meglio dell’uomo”

“L’intelligenza artificiale non vede un bluff come qualcosa di ingannevole. Vede semplicemente la decisione che porterà a massimizzare la vincita in una particolare situazione. Ciò che abbiamo dimostrato è che una AI può bluffare, e che può farlo meglio di un essere umano” ha spiegato uno dei ricercatori al giornale americano The Verge.

Usate tecniche di machine learning 

Come ha fatto Pluribus ad imparare a giocare a poker? La tecnica utilizzata è stata quella del machine learning, ovvero dell’apprendimento automatico da parte della macchina. Il sistema di AI ha giocato migliaia di partite contro suoi cloni per poter imparare dagli errori commessi. Una dimostrazione dunque delle grandi potenzialità di questa tecnologia che secondo i massimi esperti mondiali rivoluzionerà il mondo del lavoro e la società nei prossimi decenni.

 

Exit mobile version