Un euro digitale “offerto da un’istituzione pubblica indipendente come la Bce” tutelerebbe meglio la privacy rispetto a società private che possono impropriamente usare i dati delle transazioni e pagamenti per “rivelare aspetti privati della nostra vita”. Lo afferma il componente del board della Bce, Fabio Panetta, nella sua lectio magistralis a Federcasse. “Alcune società di pagamento – sottolinea – stanno passando da un modello di attività basato su commissioni a uno basato sui dati in cui i servizi sono forniti gratuitamente per ottenere informazioni dettagliate sui clienti”.
Con un euro digitale invece la Bce “garantirebbe che le informazioni siano usate solo per fini consentiti come il contrasto delle attività illecite”. Il contante, ripete il banchiere centrale, rimarrà “comunque disponibile I consumatori potranno continuare a effettuare pagamenti anonimi con banconote, se lo desiderano”.
Fonte Ansa.it