(ANSA) – ROMA, 22 APR – Passare da una videoconferenza
all’altra senza soluzione di continuità è stressante per il
cervello, mentre una breve pausa permette di limitare gli
effetti negativi. Lo afferma una ricerca condotta analizzando
l’attività cerebrale di alcuni volontari da Microsoft, che ha
appena introdotto la possibilità di fare ‘pause obbligatorie’
nel suo applicativo Outlook.
La ricerca è stata condotta su 14 persone, che hanno
indossato un dispositivo per l’elettroencefalogramma mentre
partecipavano a due diverse sessioni di videoconferenze. In un
caso dovevano seguirne quattro da mezz’ora senza intervalli,
mentre nel secondo era previsto un break di dieci minuti fra
l’una e l’altra. “questi sono i tre risultati principali della
ricerca – scrivono gli esperti sul sito di Microsoft -. Le pause
permettono al cervellod i fare un ‘reset’, riducendo lo stress
cumulativo dovuto ai meeting. Gli incontri ‘back to back’
riducono la capacità di concentrarsi e di partecipare
attivamente alle riunioni. Anche il semplice fatto di sapere di
dover passare immediatamente da una videoconferenza all’altra,
infine, fa aumentare i segnali di stress nelle onde cerebrali,
fenomeno che non avviene se c’è la pausa”.
Per cercare di ridurre il fenomeno l’azienda ha inserito la
possibilità di inserire delle nuove impostazioni sui meeting con
le proprie applicazione. I singoli utenti possono fare delle
scelte per cui di default i meeting vengono accorciati per
permettere la pausa, ma anche eventuali organizzazioni possono
imporre attraverso il setting delle pause obbligatorie per tutti
i dipendenti. (ANSA).
Fonte Ansa.it