ByteDance si avvia verso la Borsa: la società, che gestisce le popolari app di brevi videoclip TikTok e la sua versione in mandarino Douyin, lavora all’Ipo a Hong Kong al più tardi all’inizio del 2022, “nonostante un quadro normativo sempre più ampio che colpisce le società tecnologiche cinesi” nel mirino della stretta regolamentare di Pechino. La compagnia, ha riportato il Financial Times citando più fonti vicine al dossier, “prevede di quotarsi nel quarto trimestre di quest’anno o all’inizio del 2022”.
Dopo aver posticipato l’Ipo all’estero nel mezzo della stretta di Pechino sui colossi internet nazionali, ByteDance ha trascorso gli ultimi mesi ad affrontare i problemi “sulla sicurezza dati sollevati dai regolatori cinesi”, inclusi quelli “sulla fornitura di dettagli alle autorità per archiviare e gestire le informazioni dei consumatori”. ByteDance, che ha sede a Pechino, ha rifiutato dal canto suo di commentare la vicenda, limitandosi a sottolineare alcuni aspetti “inaccurati” riportati dal quotidiano della City di Londra, senza però fornire ulteriori dettagli.
La società, tra i cui investitori figurano i fondi sostenuti da Sequoia, è stata valutata 180 miliardi di dollari in occasione di una raccolta fondi promossa a fine 2020, in calo sui 300 miliardi ipotizzati appena un anno fa. Il suo co-fondatore Zhang Yiming, che ha una fortuna stimata da Forbes in 35,8 miliardi di dollari che ne fanno il quinto uomo più ricco della Cina, annunciò a fine maggio a sorpresa le dimisisoni dalla carica di Ceo (“La verità è che mi mancano alcune delle capacità che rendono un manager ideale. Vorrei tornare a sognare a occhi aperti”, scrisse ai dipendenti) per passare a un nuovo ruolo entro la fine dell’anno concentrandosi sulla “strategia a lungo termine”.
Fonte Ansa.it