Pepper sarà il primo non-umano a riferire a Westminster: parlerà della quarta rivoluzione industriale e rappresenterà il settore dell’intelligenza artificiale, in forte espansione. Ma le domande saranno concordate
(Intopic)
Si chiama Pepper, è un robot e sarà il primo non-umano a testimoniare davanti al parlamento del Regno Unito. Tema dell’incontro: la quarta rivoluzione industriale, di cui Pepper è uno dei protagonisti. La commissione che lo ha invitato vuole sapere da lui quale sarà il ruolo che l’automazione e la robotica potranno giocare nel futuro mercato del lavoro.
Non pensa da solo. “Se abbiamo una marcia dei robot, forse dovremmo farli marciare verso la nostra assemblea per farli testimoniare”, spiega scherzando il presidente della Comissione educazione della Camera dei Comuni, Robert Halfon. La presenza di Pepper, infatti, non sarà altro che un modo di rendere più concreto il problema: il robot non è dotato di un’intelligenza artificiale capace di argomentare ed elaborare pensieri complessi, ma può solo recitare frasi preimpostate collegate a determinati input esterni. Per questo motivo, nonostante il suo nome sia inserito nel mezzo di una lista di invitati contenente importanti professori e accademici, Pepper risponderà a domande concordate in precedenza. All’incontro sarà accompagnato dai suoi proprietari, i ricercatori della Middlesex University di Londra, che saranno gli autori delle risposte fornite dal robot.
Pepper è un receptionist. Il robot, prodotto dalla giapponese SoftBank, normalmente accoglie i clienti dei centri commerciali o negli hotel e fornisce indicazioni ai viaggiatori in aeroporto. Questa sarà la sua prima volta in parlamento. Il suo invito però – continua Halfon – “non significherà soltanto portare un gioco elettronico e vedere una sua dimostrazione, ma mostrare le potenzialità della robotica e dell’intelligenza artificiale”. Comunque una mossa a effetto che ha raggiunto il suo obiettivo: mettere in evidenza il fatto che presto dovremo fare i conti con robot sempre più intelligenti. E, almeno nel Regno Unito, anche la politica se n’è accorta.