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Sconti online, attacchi hacker aumentati del 26%: cosa continuiamo a sbagliare e cosa aspettarci dal periodo dei saldi invernali

La fiducia nei confronti dello shopping sul web continua a crescere

Un’indagine condotta da Ermes – Intelligent Web Protection (www.ermes.company/it/), unica
italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza
artificiale per rilevare e difendere dagli attacchi hacker, ha evidenziato un aumento dei siti
di phishing del +26% solo nella prima settimana di saldi, motivato dal lancio sugli e-
commerce dei primi sconti che hanno inaugurato la stagione dei saldi invernali 2022. Il
dato fornisce una panoramica preoccupante relativa al periodo a loro riservato: dall’arco di
tempo compreso tra il 2 gennaio e il 2 aprile, dovremmo aspettarci conservativamente
un aumento di oltre il 30% di attacchi hacker.
Previsioni sugli attacchi hacker durante i saldi invernali 2022 tra spese degli italiani e
comportamento dei criminali informatici
Secondo una prima stima condotta dall’Ufficio Studi di Confcommercio, la stagione dei saldi
invernali 2022 interesserà oltre 15 milioni di famiglie. Ogni persona, in media, spenderà
circa 119 euro, per un giro d’affari complessivo di 4,2 miliardi di euro. Nel corso del 2021,
poi, gli acquisti online sono aumentati del +21% 1 e le previsioni per il 2022 ipotizzano
un’impennata ulteriore. A questo, si accompagnerà inevitabilmente un incremento delle
campagne di e-commerce dannose. I consumatori, infatti, continueranno ad essere
bombardati da e-mail, sms, annunci pubblicitari, banner e pop-up che propineranno
offerte online imperdibili e a tempo con un potenziale danno di servizio e di immagine per
la filiera del retail.
L’obiettivo degli hacker sarà entrare in possesso dei dati delle carte di credito degli
acquirenti, rubare la loro identità digitale e le loro informazioni sensibili attraverso un
veicolo di attacco che si è rivelato il privilegiato del momento dai cyber criminali: il link
pericoloso. Questo, infatti, trae facilmente in inganno le vittime impazienti di chiudere
l’affare fraudolento, in quanto sempre più difficilmente individuabile anche dai sistemi di
sicurezza tradizionali più sofisticati.

I link dannosi vengono diffusi dagli hacker attraverso tecniche di attacco altamente
personalizzabili sui canali maggiormente frequentati dagli utenti in tempi di ribassi, tra
cui e-commerce, sms, e-mail, social media.
Cosa continuiamo a sbagliare e come possiamo agire
Nell’ultimo anno, le tecniche di cyberattacco sconosciute sono cresciute del 13,9%.
Evolvendosi in maniera sempre più camaleontica, queste sono oggi capaci di eludere i
sistemi di sicurezza tradizionali, che non riescono più a né a bloccarle né ad individuarle in
anticipo. Per una copertura efficace in grado di bloccare una minaccia che non stenta ad
arrestarsi, occorrono tecnologie che si alimentano in maniera autonoma. In questo
scenario, Ermes – Intelligent Web Protection elegge l’intelligenza artificiale a
protagonista in quanto soluzione utile e implementabile (ad esempio con la semplice
installazione di un’estensione del browser come Ermes Web-Care) sia dai consumatori che
dalle imprese.
“Solo tra il 25 e il 31 dicembre, i nostri software alimentati da algoritmi di intelligenza
artificiale brevettati hanno intercettato oltre 111 siti malevoli” – dichiara Lorenzo Asuni,
CMO di Ermes – Intelligent Web Protection – “Dal Black Friday continuo a ricevere
messaggi promozionali che potrebbero nascondere minacce reali e che, sicuramente,
subiranno un’impennata con l’avvio della stagione dei saldi invernali. Con le previsioni di
spesa stimate da Confcommercio, gli hacker continueranno a colpire i consumatori in un
momento dell’anno caratterizzato da scontistiche da capogiro. Potenzieranno la loro attività
facendo leva sulle emozioni altrui, sull’urgenza e sulla scarsità dell’offerta”.

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