Una nuova generazione di macchine “social” potrebbe sostituire in futuro gli essere umani nei colloqui motivazionali per incoraggiare le persone a cambiare comportamenti e stili di vita
Dopo Sipro, la tata robot e Vera, il robot assunto da Ikea per velocizzare i colloqui di lavoro, arriva il robot consulente, una via di mezzo tra un motivatore e un personal coach, che però esprime meno giudizi del suo alter ego umano.
I ricercatori dell’università britannica di Plymouth hanno messo alla prova Nao come consulente nei colloqui motivazionali, ossia le interviste che dovrebbero aiutare le persone a prendere coscienza, e quindi migliorare, alcuni comportamenti.
Nao è riuscito a incoraggiare chi voleva fare più attività fisica, facendo esprimere a voce alta i propri obiettivi ai volontari e spingendoli a tirar fuori delle idee su come raggiungerli.
I risultati, descritti sul “Journal of Medical Internet Research“, hanno riscosso un grande successo tra le persone coinvolte nei colloqui. I risultati sono stati più che positivi: i volontari hanno elogiato il simpaticissimo robot, valutando gli incontri come utili e piacevoli, con un particolare apprezzamento per “il suo non giudicare”. Tanto che in un caso il robot è stato addirittura preferito al consulente umano.
I ricercatori britannici hanno sottoposto le persone a colloqui sia con esseri umani, sia con il robot: Nao si sarebbe dimostrato superiore: “Grazie al loro non essere percepiti come critici e moralisti – spiega Jackie Andrade, coordinatrice del progetto – i robot sono più efficaci rispetto agli avatar umanoidi nel dare questo tipo di supporto“.