(ANSA) – ROMA, 14 MAR – Metti lo smartphone nel frullatore per capire quanto sia importante riciclarlo: è l’esperimento dell’Università britannica di Plymouth per richiamare l’attenzione sui materiali di cui sono fatti. Infatti, oltre a quelli più comuni come ferro e silicio, contengono anche un vero e proprio “tesoro” di minerali rari come oro e tungsteno, che quindi sarebbe importante recuperare quando lo smartphone viene buttato via. I ricercatori guidati da Arjan Dijkstra e Colin Wilkins, dopo aver ridotto il cellulare in polvere, l’hanno miscelato a 500 gradi con una sostanza chiamata perossido di sodio, per ottenere una soluzione acida che consente di analizzare tutti i componenti chimici: il telefonino utilizzato conteneva 33 grammi di ferro, 13 grammi di silicio e 7 grammi di cromo, oltre a quantità più piccole di altri minerali abbondanti. Tra quelli rari invece, i risultati hanno evidenziato 900 milligrammi di tungsteno e 70 milligrammi di cobalto e molibdeno, insieme a 90 milligrammi di argento e 36 milligrammi di oro.
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