Finalmente anche ad Arezzo arriva la nuova rete FTTH (la fibra arriva fin dentro casa) di Open Fiber.
L’offerta Tiscali Ultrainternet Fibra è già sottoscrivibile per 8.024 unità immobiliari immobiliari nelle quali si può già navigare alla velocità di 1 Gigabit per secondo: la disponibilità riguarda le zone Pala Estra, Montefalco, San Leo, Tortaia, Meridiana, Tuscar, San Marco e Belvedere.
Open Fiber, anche in questi giorni di emergenza nazionale, sta lavorando conformemente alle disposizioni dei vari DPCM che si sono susseguiti nel corso degli ultimi giorni, nel più scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza che tutelano cittadini, utenti e chi opera sul campo.
Per Arezzo, l’obiettivo finale è quello di connettere 39.000 case, uffici ed esercizi commerciali attraverso un investimento pari a 16 milioni di euro.
La rete che Open Fiber sta realizzando in città (e in 27 comuni di tutta la Toscana) è completamente in fibra ottica, e grazie a prestazioni scalabili a prova di futuro è il riferimento per lo streaming onlne, la domotica, le applicazioni Smart City e tutte le altre per le quali una connessione ultraveloce ed affidabile sono un valore fondamentale.
Per una bellissima gita ad Arezzo è indispensabile partire da Piazza Grande, la più antica piazza della città divenuta famosa nel mondo perché è stata teatro di alcune scene del film “La vita è bella” di Benigni.
A pochi metri troviamo la Cattedrale di San Donato. Per questo edificio, circondato da una bella scalinata, furono necessari ben tre secoli per la sua costruzione. Al suo interno sono presenti numerose opere di valore, tra le quali la Maddalena di Piero della Francesca.
A pochi passi dalla Cattedrale, percorrendo Viale Bruno Buozzi si arriva alla Fortezza Medicea, dalla quale si osserva uno stupendo panorama a 360 gradi sulla città e la campagna circostante. L’edificio, oggi parco pubblico aperto ai visitatori, fu costruito nel ‘500 dai Medici, è di forma pentagonale ed è delimitato da 5 torri difensive.
Tornando indietro da dove siamo partiti, se si è appassionati di arte sacra non si può tralasciare la Basilica di San Francesco, una chiesa del XIII secolo in cui la parte del leone non la fa l’esterno, ma le pareti dell’interno, tappezzate di magnifici affreschi tra i quali uno dei capolavori rinascimentali di Piero Della Francesca, la Leggenda della Vera Croce.
Piatti tipici aretini? C’è da sbizzarrirsi. Cominciamo con la bistecca con l’acciugata: il classico bisteccone della Valdichiana abbinato a una salsa fatta con acciughe sfilettate, capperi e olio extravergine. I crostini neri (presenti in tutta la Toscana) vengono proposti in tante varianti, ovvero cosparsi di macinato di vitello, di fegatini di pollo, acciughe etc.
Un altro piatto, di origine medievale, è la Scottiglia: dopo aver preparato un soffritto di cipolla, carote, aglio, prezzemolo, basilico e peperoncino si aggiunge un assortimento di pezzi di carne mista (pollo, manzo, agnello, gallina faraona, coniglio) e lo si fa cuocere in tegame per un paio d’ore, bagnandolo con vino rosso e succo di limone. In ultimi si aggiunge il pomodoro. E’ un piatto da servire con pane tostato strofinato con aglio.
E visto che il coniglio è molto diffuso nella cucina aretina e più in generale toscana, non possono mancare le Tagliatelle col sugo di coniglio. I vegetariani invece possono gustare la Minestra di ceci con tagliolini (qui è una pasta all’uovo molto sottile) oppure la Farinata gialla, che come si può intuire, è una specie di polenta fatta con sedano e carote tritate, e l’aggiunta di fagioli cannellini, acqua e farina di mais.
Tra i dessert, degna di nota è la “panina dolce” tipica del periodo pasquale. Certe volte è tonda, altre è ovale, è una pasta lievitata simile al pane ed è arricchita dallo zafferano e da una abbondante quantità di uva sultanina, oltre a un accenno di anice e cannella e un pizzico di pepe. Ne esiste anche una versione salata, fatta con i ciccioli.