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Trading online, ecco come è cresciuto durante il lockdown

Investire nel campo del trading online con la piattaforma Plus500

La pandemia legata al Coronavirus ha sconvolto la vita un po’ di tutti, ma ci sono alcuni settore che sono risusciti ad andare avanti senza risentire della crisi, addirittura facendo registrare un trend in costante crescita.
Uno di questi ambiti di cui stiamo parlando è senz’altro quello del trading online. Non a caso, Datrix, un gruppo che opera nel campo tech e che realizzare tecnologie oltre che software proprietari, ha diffuso una ricerca molto interessante che è stata portata a termine da parte della propria controllata ByTek su come sta procedendo l’evoluzione dell’interesse nei confronti del trading online sia sul mercato italiano che su quello a stelle e strisce dopo l’emergenza Covid.

Questo studio può tornare decisamente utile anche per tutti coloro che sono soliti investire nel campo del trading online con la piattaforma Plus500, soprattutto per comprendere meglio il tipo di impatto che la pandemia e i relativi effetti hanno avuto sul trading online e di come sia cambiata pure l’attenzione verso questo settore.

Un’analisi che ha coinvolto diversi fattori che sono chiaramente collegati al trading online e che, di conseguenza, ha previsto lo svolgimento di apposite ricerche su Google usando le keywork maggiormente diffuse, ovvero cfd, forex, opzioni binarie, investimenti in azioni futures e tanto altro ancora.
Secondo questo studio, quindi, si può notare un notevole aumento di interesse che è stato ravvisato sul web nei confronti delle keyword che abbiamo appena nominato, in modo particolare nel corso del primo lockdown. Infatti, in quel periodo, le ricerche medie portate a termine di mese in mese hanno subito un incremento di tutto rispetto, arrivando a toccare quota 3,6 milioni.
In seguito al lockdown si è registrato ovviamente un certo calo, ma in ogni caso è importante mettere in evidenza come la soglia dell’interesse resti sempre molto alta, soprattutto se si dovesse fare un confronto con i dati di due anni fa.

Le query di ricerca

Uno degli aspetti su cui si è maggiormente focalizzata questa ricerca riguarda certamente le query di ricerca che hanno fatto il balzo più clamoroso verso l’alto nel periodo del lockdown. In modo particolare, quindi, è emerso come la maggior parte delle ricerche svolte dagli utenti abbiano avuto ad oggetto il prezzo del petrolio e pure i futures del petrolio. Non solo, dal momento che è stato registrato un incremento di tutto rispetto anche in riferimento al trading online correlato al forex.

L’interesse, come dicevamo in precedenza, si è concentrato soprattutto nel periodo che va da marzo fino ad aprile e, in seguito, ha subito un drastico calo quando la vita è ricominciata, anche se chiaramente in modo diverso a prima. L’unica eccezione a questo trend è rappresentata da un argomento ben preciso, ovvero quello in ambito forex. Se, da un lato, ha fatto i conti con una crescita decisamente più limitata in confronto a tanti altri argomenti che sono stati analizzati, d’altro canto è necessario ammettere come sia uno dei pochissimi argomenti in grado di mantenere un trend estremamente positivo anche nei msi successivi ad aprile.
Sempre facendo riferimento all’analisi che è stata svolta da parte di Datrix, in seguito al lockdown, le ricerche che erano correlate alle keyword hanno comunque conservato un ottimo livello di interesse, così come tanti utenti hanno cercato anche le principali piattaforme legate a investimenti e trading sul web. L’interesse per questo settore pare proprio che sia cresciuto ancora di più nel corso dei primi mesi del 2020: nello specifico, ad aver registrato il picco massimo di ricerche in relazione al trading online è stato il mese di aprile 2020, dove sono state riscontrate qualcosa come circa 20 mila ricerche.

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