Anche quella del 2021 sarà sicuramente un’estate diverse dalle solite. Il motivo è, purtroppo, noto a tutti. L’estate 2021, dopo quella del 2020, sarà quindi all’insegna del distanziamento sociale e del rispetto delle numerose norme atte a contenere e limitare la diffusione del Covid-19. Un territorio dove poter trascorrere una piacevole vacanza, o anche solo una giornata di relax, senza il rischio d’incontrare masse chiassose di persone (con gli annessi rischi per la salute) è sicuramente il comprensorio turistico di Imola e Faenza, a cavallo fra Emilia e Romagna, fra le province di Bologna e di Ravenna, tra la nota Riviera adriatica e le città d’arte di Bologna, Ferrara ma anche di Firenze (nella sua parte appenninica il comprensorio confina con la Toscana). Perché la tipologia di questo territorio e dei suoi luoghi (tra natura incontaminata e parchi attrezzati, rocche secolari e luoghi di cultura, ospitali agriturismi) porta a un distanziamento “naturale” delle persone.
Per ben accogliere i visitatori, anche in queste circostanze “anomale” da Coronavirus, sono stati realizzati 8 itinerari da percorrere a piedi e 8 in biciletta (da strada, mtb o anche e-bike, tutte noleggiabili direttamente in loco). Si tratta di itinerari di diverse tipologie, per soddisfare le esigenze dei più allenati, ma anche per famiglie con bambini, per vivere un’autentica esperienza in questo territorio ancora tutto da scoprire.
A PIEDI
Imola intorno al famoso Autodromo Enzo e Dino Ferrari, che è recentemente tornato a ospitare la F1, per ammirare le curve e i tratti della pista in cui si sono disputate tante gare di auto e moto, nonché il memoriale dedicato al pilota brasiliano Ayrton Senna; il Parco secolare delle Acque Minerali con tante specie arboree, le fontane storiche e il Monte Castellaccio dove sono stati trovati reperti preistorici oggi conservati al museo Scarabelli di Imola. Inoltre, è possibile effettuare anche visite in pista (su prenotazione) e sperimentare il brivido della guida di un’auto da corsa con i simulatori. Lunghezza 5,8 km. Dislivello 120 m.
Casalfiumanese, lungo il sentiero botanico Luca Ghini, per ammirare anche Villa Manusardi, tipica villa padronale ottocentesca con grande parco rimasto quasi immutato, la Chiesa Romanica di Riviera, con annesso convento, edificata nel XIV Secolo. Lunghezza 8 km. Dislivello 340 m.
Borgo Tossignano lungo fiume, per visitare anche il cinquecentesco Palazzo Baronale sede del centro visite “I Gessi e il Fiume”, del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Inoltre, alla Casa del Fiume ci sono i percorsi didattici per famiglie e piccoli gruppi e le escursioni guidate sono un’occasione unica per una mezza giornata o una giornata alla scoperta del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Lunghezza 5,2 km. Dislivello 50 m.
Tra boschi e castagneti nel borgo di Castel del Rio. Lungo il percorso si costeggiano bellissimi castagneti, tipici dell’Appennino, che si coltivano qui da oltre 500 anni e da cui proviene il Marrone di Castel del Rio IGP. A Castel del Rio, il cinquecentesco Palazzo degli Alidosi ospita il Museo del Castagno e il Museo della Linea Gotica. Lunghezza 5,6 km. Dislivello 250 m.
Da Villa Vezzano fino a Torre del Marino. Come molte delle torri che svettano su queste colline, la Torre del Marino aveva uno scopo difensivo e di avvistamento e fu costruita nel XV Secolo dalla famiglia Naldi. Un luogo incantevole dove poter anche incontrare i sapori del territorio con degustazioni guidate. Lunghezza 5,4 km. Dislivello 190 m.
La collina di Oriolo dei Fichi. La Torre di Oriolo (visitabile i pomeriggi di sabato, domenica e festivi e durante gli eventi) è unica nel suo genere per la sua pianta esagonale con 2 angoli retti. Fu costruita nel 1476 dai Manfredi di Faenza in luogo di una precedente fortificazione. Il Sentiero dell’Amore che conduce alla Torre, un tempo percorso militare, oggi è luogo di pace e poesia. Negli agriturismi che circondano la Torre è possibile degustare i pregiati vini e cibi locali, ma anche partecipare a corsi per fare la piadina e la sfoglia. Lunghezza 4,8 km. Dislivello 170 m.
Il Sentiero dell’Olio a Brisighella. Siamo in uno dei “Borghi più pelli d’Italia”, con un centro storico caratterizzato dalla Rocca Manfrediana, dalla Torre dell’orologio e dalla Via degli Asini (una via sopraelevata porticata). Il Museo Ugonia conserva molte delle opere che il pittore e litografo ha dedicato alla natura e alla storia del paese. La romanica Pieve di San Giovanni in Ottavo (Pieve di Tho) conserva nella cripta una pietra da frantoio di epoca romana. L’olio extravergine di Brisighella è stato tra i primi ad aver ottenuto, nel 1996, il prestigioso riconoscimento di DOP, prodotto da varietà autoctone coltivate già in epoca romana. Possibile la degustazione guidata dell’olio di Brisighella o degli altri numerosi prodotti locali, come i salumi di Mora Romagnola e il Carciofo Moretto. Lunghezza 7,6 km. Dislivello 110 m.
Il Sentiero degli Abissi nel Parco della Vena del Gesso Romagnola (Centro Visite Ca’ Carnè, Brisighella). Il Parco presenta molte interessanti caratteristiche dovute alla particolare conformazione di questa roccia: abissi, inghiottitoi, doline, grotte (alcune anche visitabili, su prenotazione con guida). Esemplari di fauna e flora sopravvivono qui grazie al microclima che i gessi assicurano. Il Parco Museo Geologico Cava del Monticino, non lontano dal centro visite, offre un’interessante visione di queste rocce e con affascinanti diorami presenta specie di animali preistorici. Da non perdere anche la cava di Lapis Specularis di Ca’ Toresina, risalente all’epoca romana. Lunghezza 3 km. Dislivello 210 m.
IN BICICLETTA
Imola da scoprire. Lo storico Autodromo Enzo e Dino Ferrari, con la scultura in memoria del pilota Ayrton Senna. Il parco ottocentesco delle Acque Minerali realizzato all’interno del circuito dopo la scoperta di sorgenti di acque sulfuree è oggi luogo per relax e sport. Al suo interno anche un sito preistorico, il Monte Castellaccio. Nel centro storico di Imola: la Cattedrale di San Cassiano e l’imponete Rocca Sforzesca, splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento. Il Canale dei Molini, opera idraulica di 42 km che risale probabilmente all’età romana, serviva al funzionamento dei mulini e per l’irrigazione. Lunghezza: 14 km. Dislivello: 80 m. Tempo: circa 1,30 ore.
Imola-Dozza, percorso tra le dolci colline. Partendo da Imola (vedere itinerario precedente), si arriva successivamente al borgo medievale di Dozza, una galleria d’arte all’aperto con le sue opere sui muri esterni delle case lasciati delle varie edizioni della Biennale del Muro Dipinto. La medievale Rocca Sforzesca, trasformata da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito in seguito a residenza nobiliare, ospita nelle cantine l’Enoteca Regionale Emilia Romagna, vetrina dei vini regionali (circa un migliaio in esposizione) e dei prodotti tipici in vendita e degustazione. Lunghezza: 19,8 km. Dislivello: 220 m. Tempo: circa 2,30.
Di valle in valle: Dozza città d’arte e Castel San Pietro Terme città slow. Percorso collinare molto panoramico con tappa a Dozza, per poi proseguire verso Castel San Pietro Terme, lungo la valle del fiume Sillaro. Castel San Pietro, nota località termale, ha una vocazione per le attività all’aria aperta come golf ed escursioni a piedi e in bicicletta. Nel centro storico, il Cassero segna la nascita della città, nel 1199. Modificato più volte nei secoli, ospita oggi il Teatro Comunale. Lunghezza: 16,3 km. Dislivello: 400 m. Tempo: circa 3 ore.
Borgo Tossignano, lungo la Vallata del Santerno. Alla scoperta della vallata del Santerno tra i calanchi ed il fiume, tra gli alberi da frutto e gli ulivi, un percorso nell’area del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Dal centro del paese di Borgo Tossignano, lungo il percorso che segue il fiume, scoprendo la storia del borgo per poi salire a Tossignano ad ammirare la Riva di San Biagio, visibile da Tossignano, è uno degli scorci più caratteristici della Vena del Gesso Romagnola. Lunghezza: 15,7 km. Dislivello: 290 m. Tempo: circa 2 ore.
Faenza e le sue colline, un’escursione che unisce le suggestioni dell’arte e della storia e il paesaggio collinare decorato da vigneti e frutteti. Da vedere lungo il percorso: la Torre di Oriolo in splendida posizione panoramica, ha una singolare pianta pentagonale. A Faenza, il Museo Internazionale delle Ceramiche presenta la storia della ceramica dall’Età Precolombiana ai giorni nostri e conserva pezzi, tra gli altri, di Fontana, Picasso, Chagall. Nel centro di Faenza: l’elegante piazza del Popolo, il Museo dell’Età Neoclassica in Romagna Palazzo Milzetti, le botteghe degli artigiani ceramisti. Lunghezza: 34 km. Dislivello: 400 m. Tempo: circa 3,30 ore.
Il borgo medievale di Brisighella, tra gessi e calanchi. Brisighella, uno dei “Borghi più belli d’Italia” e famosa per il suo pregevole olio extravergine DOP, ha un centro medievale caratteristico e ricco di sorprese. Si toccano i monumenti più interessanti prima di uscire sulle colline che sovrastano la zona termale, per godersi la vista del borgo e dei suoi tre colli. Lunghezza 19 km. Dislivello: 260 m. Tempo: circa 2,30 ore.
Riolo Terme e la Valle del Senio. La Rocca di Riolo Terme, appartenuta a Caterina Sforza, con il Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino. La mura a sbalzo con la suggestiva veduta sulla valle del Senio. Lo Stabilimento Termale, del 1870, con eleganti padiglioni in stile Liberty immersi in un parco secolare dispone anche di una moderna Spa. Lunghezza: 25 km. Dislivello: 430 m. Tempo: circa 3 ore.
Casola Valsenio, storie di bici. La Casa Museo Il Cardello, dove ha vissuto gran parte della sua vita lo scrittore faentino Alfredo Oriani, è un raro e splendido esempio di casa signorile romagnola dell’Otto/Novecento, perfettamente conservata e immersa in un bel parco. Alfredo Oriani è considerato il padre del cicloturismo: nel 1897 affrontò da solo un viaggio di un mese tra Romagna e Toscana, al termine del quale scrisse uno dei suoi libri più amati, “La bicicletta”. Nel Museo è conservata la sua inseparabile bicicletta. Il Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” è un orto botanico specializzato in piante officinali, dove ne vengono coltivate quasi 500 varietà. Qui è possibile effettuare visite guidate alla scoperta dei segreti delle piante e laboratori sulla distillazione e la preparazione delle tisane. Da provare, nei ristoranti di Casola Valsenio, gli originali menù alle erbe aromatiche, ai fiori e ai frutti dimenticati dell’autunno. Lunghezza: 12,5 km. Dislivello: 450 m. tempo: circa 2.30 ore.
Ogni itinerario (a piedi o in bici) può essere arricchito con esperienze che contribuiscono ad approfondire la conoscenza del territorio e lo fanno “vivere” in maniera più completa e originale. Come visite “narrate” ai borghi e alle rocche, degustazioni di vini e dei prodotti locali in locations suggestive o accoglienti agriturismo, piccoli e curiosi musei, esposizioni di artisti internazionali, visite a grotte naturali, sempre in compagnia di esperti che sapranno raccontarne ai visitatori segreti e curiosità dei luoghi.