L’anno scorso oltre 160 mila turisti musulmani hanno visitato le principali città italiane. Ma per attrarli servono alcune regole:una copia del Corano nel comodino, un frigobar senza bevande alcoliche . Ma soprattutto isolare la carne di maiale
Una copia del Corano nel comodino, un frigobar senza bevande alcoliche, cibo che rispetti i divieti imposti dalla fede musulmana, indicazioni in città delle sale di preghiera più vicine e della direzione della Mecca per pregare nei vari momenti della giornata. E per piacere, nei frigoriferi delle cucine “ la carne di maiale sia rigorosamente “isolata”. E poi ancora, creare per il turista islamico percorsi turistici specifici, dal cibo allo shopping alla visita al museo, affinché possa vivere un’esperienza “muslim friendly” a 360 gradi. Nel 2013 l’Italia era al quinto posto come gradimento dei turisti fede musulmana, sui 4,6 milioni sparsi per il mondo. Ma è passato un lustro. Tanto che è stato ipotizzato che quest’anno il turismo specializzato rivolto agli ospiti islamici potrebbe generare un fatturato di 181 miliardi di dollari a livello mondiale. Dal Ministero degli esteri fanno sapere che la domanda turistica emiratina, seppure limitata a una popolazione di 9.1 milioni di abitanti, è caratterizzata da una clientela di lusso con un livello culturale medio alto e una sempre crescente propensione a viaggiare e a spendere. Gli esperti sottolineano: “La spesa media pro-capite delle turiste saudite in cosmetici è di 40.000 euro l’anno, 30.000 l’uomo. Fanno shopping per abbigliamento e accessori, gioielli, arte, cosmesi e profumi, trattamenti estetici, beni e servizi di lusso personalizzati”.
Negli ultimi 3 anni c’è stata una esplosione del turismo di lusso proveniente dai paesi arabi che si recano nelle città come Milano, Roma, Firenze e Venezia. Prosegue l’esperta: “Gli arrivi internazionali generati dai paesi del Medio Oriente sono destinati a raddoppiare nell’arco del ventennio passando dai 37 milioni del 2010 agli 81 milioni stimati nel 2030, ovvero 2 milioni in più ogni anno”. Il turismo musulmano non è affatto stagionale e affolla Roma 12 mesi l’anno con una elevata capacità di spesa: nel 2017 oltre 160 mila turisti in Italia provenivano dai paesi degli Emirati Arabi.