Barbara Cipolloni, product manager King Holidays, spiega i motivi al base di questo successo: “In primo luogo, dopo qualche stagione di diffidenza dettata dalla paura degli attentati, quest’anno è tornata la voglia di vacanze culturali itineranti, rispetto al classico soggiorno mare. In secondo luogo, il cliente si è reso conto che organizzare autonomamente viaggi di questo tipo è un vero e proprio lavoro: richiede energia, esperienza e soprattutto tanto tempo, risorsa sempre più preziosa al giorno d’oggi. Aggiungo anche il fattore sicurezza, ovvero la tranquillità di affidarsi ad un’organizzazione efficiente, in grado di intervenire in caso di necessità, assicurando che tutto si svolga nel migliore dei modi”.