Maestosa, sorprendente e affascinante, Roma ha da sempre incantato ed ispirato milioni di turisti con il suo straordinario patrimonio artistico e culturale. La magnificenza della Città Eterna non si limita solo alla sua meravigliosa architettura e alle sue opere d’arte senza tempo ma anche al suo spirito vibrante che si respira tra i vicoli. Roma è una città autentica e dalle mille contraddizioni, abbraccia il sacro ma anche il profano, accoglie il moderno ma anche l’antico, ospita infinite oasi verdi creando un’armonia unica al mondo. Di recente il cuore della Capitale si è arricchito di un nuovo tesoro storico: tra le suggestive vie del quartiere Celio e il celebre Colosseo ha riaperto al pubblico, dopo più di 100 anni, il Parco Archeologico del Celio e il nuovo Museo della Forma Urbis.
Il parco rappresenta una vasta zona preziosa che ospita un patrimonio straordinario di monumenti e reperti che risalgono all’epoca dell’antica Roma tra cui le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio, le rovine di antiche case patrizie, i resti di una basilica paleocristiana e i sepolcri romani. Questa zona ha vissuto diverse trasformazioni nel corso del tempo, nel cinquecento la acquistò la famiglia dei Cornovaglia trasformandola in vigna, successivamente, nell’età Napoleonica, i francesi che occupavano la città scaricarono qui l’enorme quantità di terra proveniente dagli scavi al Colosseo e al Foro romano. Nel 1835 Papa Gregorio XVI decise di trasformare il giardino che si era creato sulla grande terrazza artificiale formata dalla terra di riporto in una passeggiata aperta al pubblico. All’architetto Gaspare Salvi fu affidato il compito di sistemare e ampliare l’area, creò alcuni viali e la Casina del Salvi, un punto ristoro ispirato alla “coffee-house” del Pincio di Valadier. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento furono realizzati altri due edifici, l’Antiquarium Comunale e l’ex Palestra della Gioventù Italiana del Littorio. Oggi, grazie agli interventi condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, è stata recuperata la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gioventù, dove tutti i visitatori avranno la grande opportunità di fare una passeggiata nella Roma imperiale, tra una moltitudine di reperti archeologici, architettonici ed epigrafici, organizzati per nuclei tematici e provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento.
Visitare il Parco del Celio significa immergersi nell’atmosfera originale ed autentica e conoscere moltissimi aspetti della vita quotidiana dell’epoca: si passa da resti che riguardano la sfera funeraria a quelli che toccano l’ambito dell’architettura e delle costruzioni, da reperti che appartengono al senso divino ad edifici pubblici e privati, un nucleo di manufatti fa riferimento alla presenza amministrativa di Roma con cippi di delimitazione dell’alveo del Tevere e delle aree di pertinenza degli acquedotti. All’interno del Parco Archeologico del Celio, nell’edificio dell’ex Palestra della Gioventù Italiana del Littorio, è stato inserito il nuovo Museo della Forma Urbis che ospita frammenti della celebre Forma Urbis Romae, la mappa marmorea originale dell’antica Roma incisa tra il 203 e il 211 d.C. sotto l’imperatore Settimio Severo. Questi reperti rappresentano una delle più rare ed importanti testimonianze dell’epoca che tutti i visitatori torneranno ad ammirare dopo più di un secolo. La meravigliosa mappa marmorea è presentata in modo da essere perfettamente leggibile ed è inserita in uno scenario mozzafiato. I lavori di riqualificazione di quest’area non sono finiti: si prevede, infatti, l’apertura dell’ex Casina del Salvi, il recupero dell’ex Antiquarium Comunale e la creazione di una Nuova Passeggiata Archeologica che collegherà il Parco del Celio con il Centro Archeologico Monumentale.
Camminando tra le rovine millenarie non si può a fare a meno di sentire un profondo senso di ammirazione per la grandezza e la magnificenza dell’Antica Roma che, in un modo o nell’altro, hanno influenzato tutta la storia del mondo occidentale. Visitare il Parco Archeologico del Celio e il nuovo Museo della Forma Urbis è molto di più di una semplice passeggiata: è un’esperienza tanto profonda quanto emozionante che può lasciare un senso di gratitudine per il passato, un apprezzamento per la bellezza dell’antichità e una maggiore consapevolezza della continuità della storia umana.