Utilizzano fonti di energia rinnovabili, minimizzano gli sprechi, usano prodotti biologici, seguono i dettami della bioedilizia e sensibilizzano i propri ospiti sul rispetto per l’ambiente: sono gli hotel eco-friendly dove vivere una (bellissima) esperienza nel rispetto della natura.
Prima erano cave di sabbia sul Litorale Domizio (CE), poi, grazie ad una saggia opera di rigenerazione ambientale, si sono trasformate nei Laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania. Esempio, questo, di turismo sostenibile che ha riconvertito un luogo abbandonato e ne ha potenziato il patrimonio naturale e storico. Ecco che, allora, le strutture removibili di tende e lodge pieds dans l’eau preservano il territorio, il suo regno animale e vegetale, attraverso un’immersione totale nella natura. E se, accanto al Glamping si trova anche la struttura alberghiera a 4 stelle Plana Resort & SPA, tutt’intorno si pedala su una pista ciclabile luminescente – con il suo chilometro e mezzo è la più lunga del mondo – costruita secondo criteri di economia circolare, con pietre che catturano naturalmente la luce del sole sprigionandola poi di notte e risparmiando energia.
Far rivivere un territorio destinato allo spopolamento. Salvaguardare l’ambiente e farlo diventare motore di sviluppo ecocompatibile. Dar vita a soluzioni innovative. Questi gli scopi per cui è nato l’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS), sull’Appennino molisano al confine con l’Abruzzo. Le case coloniche abbandonate, le stalle, i fienili sono stati trasformati in piccole residenze di charme per gli ospiti, utilizzando materiali originali (pietra, legno, cotto) perfettamente integrati nel paesaggio, con soluzioni architettoniche tradizionali o d’avanguardia. Dalle terrazze delle abitazioni si ammirano i filari delle mele biologiche Melise, coltivate senza pesticidi e cresciute recuperando terreni fino a qualche tempo fa lasciati in abbandono e sui quali oggi ronzano le api del 1° Apiario di Comunità d’Italia. Vicino ai meleti ci sono le piante di luppolo e orzo del nuovo microbirrificio Maltolento, un’altra sfida vinta da questo paesino virtuoso. E non è tutto perché è stato messo a punto anche un Piano del Cibo di Castel del Giudice, una food policy per ridurre gli sprechi alimentari, restituire altri terreni all’agricoltura biologica e fare della salvaguardia ambientale uno stimolo all’economia locale.
L’avveniristico Dolomites Lodge dell’Excelsior Dolomites Life Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), che offre una vista sorprendente sulle Dolomiti, camere di design, una spa panoramica per soli adulti e la piscina infinity pool, è una struttura a basso consumo energetico, costruita come “CasaClima classe A”. La grande attenzione del resort ai temi dell’ecosotenibilità gli è valsa la prestigiosa certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council) e il marchio “Sostenibilità Alto Adige”. Sono sati utilizzati materiali naturali, tra cui pietra, legno, ferro e vetro; un impianto di cogenerazione produce parte dell’energia elettrica, trasformando il gas naturale in calore e contribuendo a risparmiare circa il 20% di energia; la piscina panoramica con vasca in poliuretano consuma il 30% in meno rispetto ad una vasca in acciaio o di cemento. Inoltre, c’è una grande attenzione alla mobilità sostenibile, che coinvolge l’intero paese: il personale alloggia nel resort, gli ospiti lasciano l’auto in garage e possono spostarsi con i mezzi pubblici o a piedi. Ogni giorno, dall’hotel partono tour a piedi e in bicicletta insieme ai padroni di casa e alle guide esperte, alla scoperta del Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies e a disposizione c’è un bus escursionistico gratuito. Con la Summercard, infine, si può viaggiare gratis su tutti i mezzi e le cabinovie dell’Alto Adige.
Gli Skyview Chalets del Camping Toblacher See (BZ) sul Lago di Dobbiaco, sono cubi di vetro inseriti armoniosamente nel paesaggio e costruiti tramite la cooperazione con le aziende del posto e utilizzo di materiali sostenibili e locali (vetro e legno). Per la loro costruzione non è stato abbattuto un solo albero; è stato preservato il prezioso patrimonio arboreo. Offrono un’esperienza unica, perché il tetto si trasforma in una vetrata che permette di osservare gli alberi e le stelle, annullando le barriere tra interno ed esterno. Per la produzione di energia viene utilizzato di un impianto di cippato; il trasporto e i transfer sono effettuati a piedi o con quad elettrici. Direttamente dalla porta dello chalet, ci si incammina sui sentieri dei Parchi Naturali delle Tre Cime di Lavaredo e di Fanes-Sennes-Braies, si sale fino al Monte Serla e alla Malga Vallettina, o si parte per tour in mountain bike ed e-bike. Anche la cucina è rispettosa dell’ambiente: le colazioni sono a base di prodotti biologici a km 0 e al ristorante “Il Fienile” sono servite le tipiche preparazioni della cucina altoatesina con prodotti regionali, in parte da produzione biologica. Anche i vini nell’enoteca provengono da coltivazioni biologiche o biodinamiche e l’acqua sorgiva di montagna delle Dolomiti è una delle migliori della regione alpina.
Per il suo impegno nel campo della sostenibilità, la Val d’Ega ha ufficialmente ricevuto un riconoscimento internazionale dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), diventando nel 2022 una delle 5 regioni italiane a ottenere la certificazione. Il programma e la strategia “Val d’Ega 2030” ha immaginato un futuro che sia sempre più amico dell’ambiente, un domani che sappia preservare la natura incontaminata delle montagne per le persone e gli animali che la vivono, per chi qui è di casa e per chi qui ama trascorrere la sua vacanza. L’offerta dell’area nel complesso viene sviluppata secondo parametri che ne valutano l’impatto economico (profitto), ambientale (pianeta) e sociale (persone): un impegno quotidiano con lo scopo di aggiungere alla certificazione appena ottenuta il traguardo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In questo senso, devono essere lette le iniziative sul tema dell’energia verde e all’interno del Patto per la neutralità climatica che consentono l’azzeramento o la riduzione delle emissioni di CO2 e il risparmio del consumo di olio combustibile. E sempre in quest’ottica vanno considerati i riconoscimenti Comune Clima, la linea per la diminuzione della plastica e il potenziamento del trasporto pubblico. Inoltre il progetto per rafforzare i cicli regionali è stato premiato con il riconoscimento “Top 100 Stories” dalla fondazione non-profit olandese Green Destinations.
Primo comprensorio sciistico a gestione privata aderente al Patto per la Neutralità Climatica 2025, con rilevamento annuo di un’impronta di CO2 che deve essere ridotta o compensata, Carezza ottimizza costantemente le misure per il risparmio energetico nell’ambito dell’innevamento e della preparazione delle piste, adotta un approccio green all’organizzazione degli eventi, promuove la raccolta differenziata e combatte gli sprechi alimentari. Infine con misurazioni del manto nevoso e tracciamento Gps, si è riusciti a ridurre di un’ora il tempo di preparazione serale delle piste, da parte dei gatti delle nevi e una riduzione dei consumi di carburante di quasi 25%. L’innevamento artificiale delle piste avviene solo quando le notti sono particolarmente fredde, in modo da garantire il minor uso di acqua ed energia possibile.
Dal canto suo, Obereggen vanta da ormai 16 anni un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 – lo standard internazionale più riconosciuto, risparmia annualmente 500.000 litri di gasolio grazie al teleriscaldamento e percorre la strada della geotermia in luoghi simbolo come il Rifugio Oberholz, a 2096 m, che fa dell’efficienza energetica una priorità.