Dopo un periodo di interventi e restauri, l’antica area archeologica di Pompei patrimonio dell’Unesco, offre agli occhi dei visitatori altri percorsi da ammirare, di grande importanza come testimonianza del passato e per la straordinaria ricchezza di affreschi e mosaici, incredibilmente sopravvissuti dopo quasi 2000 anni. Tra le novità di quest’anno, si ripropone all’ingresso di Porta Marina la visita alle suggestive Terme Suburbane, che riaprono dopo gli interventi di manutenzione e alla Domus della Nave Europa, che per la prima volta apre alla visita il rigoglioso vigneto sul retro. Inoltre, fino a gennaio 2021, sarà possibile vedere la mostra Venustas, un’immersione in quelli che erano i canoni e i gusti estetici delle popolazioni dell’area vesuviana in epoche antiche.
Nuovi itinerari aperti al pubblico
All’ingresso di Porta Marina parte la visita alle suggestive Terme Suburbane, che hanno riaperto lo scorso 9 giugno dopo gli interventi di manutenzione. Le terme, un tempo in posizione panoramica sul mare, sono note per gli affreschi erotici dell’Apodyterium, (spogliatoio) che curiosamente contrassegnavano le casette poggia vestiti. Risalendo verso il Foro ci si potrà spostare verso la Casa del Fauno e verso via del Vesuvio, per visitare la Domus degli Amorini Dorati o ammirare l’affresco di Leda e il cigno dall’omonima casa.
Un itinerario all’insegna del verde si sviluppa invece dall’ingresso Piazza Anfiteatro, che aggiunge alla passeggiata già percorribile, alcune novità.
Passando per il giardino della Palestra Grande o nell’Anfiteatro si potrà visitare la Casa di Octavio Quartio, al cui centro dello spazio verde spicca il canale con le vasche, un tempo animato da giochi d’acqua, che riapre dopo due anni a seguito di interventi di messa in sicurezza.
E da qui raggiungere la Domus della Nave Europa, che per la prima volta apre alla visita il rigoglioso vigneto sul retro, un tempo utilizzato dai proprietari della dimora per la produzione e il commercio del vino e ripristinato in epoca moderna sulla base di fonti storiche e indagini di botanica della studiosa Jashemski. E’ restituito al suo splendore anche il giardino interno, grazie al recente progetto di ricostruzione storica, con l’impianto della vite maritata, una tecnica che prevede la coltivazione della vite su altro albero che funge da sostegno, utilizzata fin dai tempi antichi e fino a tutto l’800 nel territorio vesuviano.
La mostra “VENUSTAS”
VENUSTAS ovvero la “bellezza, la grazia, l’eleganza, il fascino”. Il termine latino riassume perfettamente questi ideali ricercati e ambiti, in particolare dal mondo femminile in ogni epoca, e dà nome alla ricca esposizione aperta al pubblico alla Palestra grande (portico orientale) degli scavi di Pompei fino al 31 gennaio 2021.
Creme, trucchi, bagni di profumo, specchi per ammirarsi, ornamenti per abiti e gioielli, amuleti, statuette e preziosi dedicati agli dei. Oggetti di vezzo e di moda per inseguire un’ideale di perfezione e bellezza. Oggi come nell’antichità. Un’immersione in quelli che erano i canoni e i gusti estetici delle popolazioni dell’area vesuviana in epoche antiche (dall’VIII/VII sec a. C. al I sec. d. C.), sulla base dei reperti, circa 300, rinvenuti nei vari siti del Parco Archeologico di Pompei
Uno sguardo a un aspetto della vita quotidiana delle epoche passate, quello della bellezza e della gioia di vivere, interrotta con violenza dalla furia del Vesuvio.