L’idea del paese albergo di Sicilia nasce dalla Amministrazione provinciale di Palermo a metà degli anni 70, in uno a quella dell’agriturismo per aiutare le famiglie dei luoghi in pericolo di spopolamento.
Fin da allora, quale operatore del turismo sociale, Totò Scalisi la ha condivisa e diffusa in tante parti della regione attraverso l’Associazione Siciliana Paese albergo – Asipa e adesso anche con la coop- Karasicilia scrl onlus, che si appresta ad aprire un Paese Albergo a Motta d’Affermo
La centralità del progetto e delle iniziative in corso di realizzazione hanno come base la convinzione che era ed è necessario il recupero e riuso dei centri storici “cd. Minori” a rischio di spopolamento da trasformare in luoghi in cui la vacanza e la fruizione del territorio acquistino una centralità.
Step by step, prima la necessità di interventi normativi ed amministrativi di tipo urbanistico, che in questi ultimi 30 anni sono stati emanati dalla stessa regione siciliana, poi la normativa sui B&B, quella sull’albergo diffuso per arrivare ad oggi con la necessità di agire sul marketing turistico territoriale.
L’idea dell’ospitalità diffusa e del recupero dei centri storici, è del resto già presente nella normativa che istituisce il parco delle Madonie e nel lavoro svolto dalla agenzia di sviluppo Sosvima in tutti questi anni di impegno a favore, appunto ,delle Madonie che sono uno dei pochi territori organizzati a rete della Sicilia.
Ingredienti sono stati e sono l’affermarsi di una nuova cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza, il sostegno di nuove imprese che impegnino i giovani a fermarsi, un ruolo degli enti locali propositivo.
Questo “insieme” sulle Madonie comincia a dare risultati.
Un sistema a Rete, ed il marketing territoriale riesce a mettere in luce anche i luoghi cosiddetti in ombra.
Partendo dai seminari sull’ospitalità familiare e diffusa (paese albergo) degli anni 90, oggi sulle Madonie abbiamo centinaia di strutture familiari ed agriturismi che offrono accoglienza ed ospitalità, ma accanto a queste abbiamo una buona ristorazione, delle eccellenze alimentari ed agroalimentari (il panettone Fiasconaro è stato pure in orbita nello spazio) o la famosa Manna prodotta dal Frassino delle Madonie o il vino di Castelbuono.
Nelle località si sono sviluppati eventi sia di richiamo che di intrattenimento, legati non solo alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali, intesi come luoghi fisici…ad esempio i castelli presenti nei comuni di origine medievale testimonianze del Casato dei Ventimiglia ma anche eventi come il jazz festival di Castelbuono, o altri che si realizzano nei teatri di pietra di Pollina e Caltavuturo…e tanti altri luoghi ancora ……non ci si può annoiare sulle Madonie!
Infine, dal mare di Cefalù e alla sua offerta turistico balneare alle acque oligominerali di Geraci Siculo, con le fontane da cui è possibile attingerla gratuitamente e liberamente.
Un’offerta invernale – legata alla neve e alle piste da sci -, che si alterna con la primavera e l’autunno in cui la natura per colori e sapori non ha eguali per arrivare alla centralità dell’offerta balneare di Cefalù.
Proposte per ogni tempo dell’anno e per ogni età, per ogni tipo di turista, dal viaggiatore al villeggiante, ricca di offerte di turismo esperienziale, enogastronomico, naturalistico, salutistico…in una parola?
Le Madonie uno scrigno (di salute e di ricarica) a tua disposizione!