Non solo Roma e i suoi monumenti. Non solo laghi ed escursioni naturalistiche. Il Lazio ospita anche deliziosi borghi e centri storici che offrono bellezze altrettanto suggestive e ricche di sorprese. Antichi centri che ancora oggi riescono a donare al visitatore scenari e scorci di grande fascino. È possibile rivivere epoche passate attraverso la visita di questi piccoli paesi che custodiscono opere architettoniche che vanno dal medioevo al rinascimento, dal tempo dell’Impero Romano fino a palazzi, ville e chiese del ‘700 e ‘800. Una grande varietà di culture, stili e di tradizioni che il turista attento saprà cogliere e apprezzare in tutto il loro splendore.
Civita di Bagnoregio
Tra i borghi più belli vicino Roma c’è la cosiddetta città che muore. Parliamo di Civita di Bagnoregio, a circa un’ora e mezza di distanza da Roma è una frazione dell’omonima Bagnoregio e ha solamente una decina di abitanti (per questo il nome di città che muore). Visitare Bagnoregio è sicuramente una delle esperienze più entusiasmanti che è possibile fare nel territorio della Tuscia. L’accesso a Civita di Bagnoregio è su un suggestivo ponte pedonale e se si arriva qui al mattino presto si può assistere a uno spettacolare effetto provocato dalla nebbia che sembra nascondere e isolare il borgo. Civita di Bagnoregio è un borgo fatto di viette e costruzioni per lo più disabitate, ma la visita vale sicuramente il viaggio. Il paese sta vivendo una grande fase di crescita, legata essenzialmente allo sviluppo turistico. Attraversare il paese dall’aspetto Rinascimentale, a piedi è il modo migliore per respirare il clima più autentico del luogo.
Greccio
Greccio è un borgo che vale la pena visitare tutto l’anno. Il borgo medievale, che dista 96 km da Roma, conserva ancora oggi parte della pavimentazione del vecchio castello e 3 torri tra cui la maggiore, trasformata nel XVII secolo in Torre Campanaria. Greccio è un luogo sospeso nel tempo associato al Natale e a San Francesco d’Assisi che qui, quando fondò uno dei santuari, la tradizione dice anche che ebbe l’intuizione di creare il primo presepe della storia. A Greccio è d’obbligo una visita alla Chiesa di Santa Maria del Giglio e al Santuario (realizzato nel 1288 proprio in ricordo di San Francesco, per molti la “betlemme francescana”). Ma vale la pena anche perdersi nel panorama circostante, arrivare alla “Fonte Lupetto“, sorgente d’acqua saluberrime, di avventurarsi in escursioni nel Monte Lacerone, di scoprire anche Monte Terminillo e Valle del Salto, con il suo bellissimp lago artificiale.
Nemi
Tradizionalmente per i romani il nome di Nemi è associato alle fragole e all’omonima festa. Un piccolo borgo caratterizzato da stradine e costruzioni diroccate, un belvedere semplicemente meraviglioso e suggestivo, ma anche un centro storico pieno di locali nei quali fermarsi a gustare alcuni dei prodotti tipici del posto La cittadina di Nemi ha visto soggiornare scrittori come Andersen, Goethe, Stendhal, Byron, d’Annunzio. E pare che il musicista Gounod prese ispirazione dal panorama notturno del lago di Nemi per comporre la sua celebre Ave Maria (e sulla chitarra aveva inciso la scritta “Nemi, 24 aprile 1862”). Nemi gioiello dei Castelli Romani, appena 30 km a sudest di Roma, sorge infatti in magnifica posizione su un poggio che domina il piccolo lago, in un intatto ambiente urbano e agricolo di grande valenza culturale e paesistica, interamente compreso nell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani e che è anche stato proposto all’Unesco per l’inserimento nel Patrimonio dell’umanità. Sicuramente l’accoglienza non è un difetto di Nemi dei nemorensi (o nemesi), tanto che il Touring Club ha assegnato a Nemi la Bandiera Arancione, in virtù della cura dei turisti e per l’accoglienza a loro dedicata.
Subiaco
Situata su uno sperone di roccia calcarea, Subiaco è un borgo alto-medievale, sovrastato dall’imponente Rocca Abbaziale. Subiaco, è immersa in un territorio ricco di attrattive sia storico-artistiche che naturalistiche. Il borgo medievale in provincia di Roma, appunto, è una meta caratteristica che vale la pena conoscere. Importante tappa del cammino di San Benedetto, spesso conosciuta proprio per i suoi monasteri benedettini, Subiaco è costruito a scalinata, su un’altura che domina il fiume aniene. I più avventurosi possono raggiungere la Rocca abbaziale sulla cima, con un’escursione bella ma impegnativa da svolgere con scarpe e abbigliamento adeguato. Da non perdere, a Subiaco, le cascate, il laghetto dove un tempo sorgeva la villa di Nerone, per poi riprendere la macchina e salire ancora un po’, fino a Monte Livata, e godere di un paesaggio verde, incontaminato, di montagna.
Calcata
A circa un’ora da Roma troviamo il borgo di Calcata, tra i borghi più belli d’Italia, nonché tra i posti più amati nel Lazio. Un gioiello frequentato per la sua vicinanza con le Cascate di Monte Gelato ma anche per una semplice visita ai suoi vicoletti, alle sue botteghe. Calcata è il paese delle streghe, degli artisti, degli hippie, così è conosciuta in tutto il Lazio. Il borgo è costruito sulla cima di una montagna di tufo che offre una vista privilegiata sulla Valle del fiume Treja. Calcata è riuscito a conservare intatti i propri patrimoni storico e naturale. Al borgo si accede dall’unica porta che si apre sulle mura. Oltrepassando il portone d’ingresso si fa all’improvviso un salto indietro nel tempo A Calcata oltre all’indubbia pace e quiete è possibile trovare numerose gallerie ed esposizioni d’arte, ma anche percorsi naturalistici e siti religiosi di grande interesse e valore. La bellezza qui è davvero di casa.
Eitch Borromini
Alle spalle di Piazza Navona si trova l’ingresso della struttura Eitch Borromini, antica dimora ospitata da un edificio progettato e realizzato dal Borromini fra il 1654 e il 1659: si tratta infatti di un ramo di Palazzo Pamphilj, il Collegio Innocenziano.
Una delle caratteristiche principali della struttura è la vista panoramica, che accompagna l’ospite in tutti gli ambienti: sia la sala colazione che molte delle camere godono di affaccio su Piazza Navona, in particolare sulla Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, e sullo skyline del centro di Roma: dalla cupola del Pantheon a quella di San Pietro.
La stessa vista accomuna anche il Ristorante Terrazza Borromini, spazio unico ricavato al quarto piano nelle sale impreziosite dagli affreschi del Bernini, dove si trova la Galleria d’Arte Borromini, che si affacciano su Piazza Navona, con tavoli anche all’aperto quasi sospesi sulla piazza. Il Ristorante propone una moderna e curata cucina romana, cocktail bar ed è aperta ad eventi privati.
Al primo piano del palazzo si accede alla biblioteca privata dei Pamphilj, famosa per quantità e rarità di volumi e manoscritti e per l’affresco della volta eseguito da Francesco Cozza.
Le camere di diversa tipologia spaziano dalla singola con letto Queen Size, alle Classic, fino alle Superior Suite, Suite Deluxe e Suite Executive con terrazzino privato; alcune sono con vista su Piazza Navona o sulle cupole, campanili e palazzi iconici di Roma e altre su via di Santa Maria dell’Anima, con scorci su Tor Millina, torre medievale dai merli guelfi. Le camere sono tutte diverse una dall’altra, date le diverse destinazioni che il palazzo ha avuto nel corso dei secoli: scuola ecclesiastica, abitazione per il clero, libreria e convento. Raffinate, intime e curate nell’arredamento, dispongono di letti extra-comfort e raffinati kit di cortesia Etro, minibar assortito, acqua di cortesia, bollitore elettrico con tè, caffè e tisane, accappatoio e pantofole da bagno, cassaforte, TV a schermo piatto con decoder Sky, Wifi gratuito.