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Relais & Châteaux pubblica il suo primo Report di sostenibilità

E fissa 15 obiettivi concreti per il 2025 e il 2030

 

Il settore dell’ospitalità può dare all’ambiente, alla diversità e alle comunità ed economie locali un contributo positivo? La risposta non può che essere affermativa e alcuni operatori turistici all’avanguardia e illuminati, stanno improntando le loro azioni, tenendo presenti molti dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – United Nations Sustainable Development Goals) individuati dall’Agenda 2030 dell’ONU.
Tra gli attori del settore turistico attenti a questi aspetti, va annoverata Relais & Châteaux – l’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1954, che conta 580 hotel e ristoranti indipendenti in tutto il mondo – e che ha pubblicato il suo primo Report di sostenibilità “Alla ricerca di un’ospitalità in armonia con la natura”.


Se si conosce appena la storia e la tradizione di questa associazione, i cui aderenti devono prodigarsi per la salvaguardia del patrimonio immobiliare e dello stesso ambiente circostante alle dimore storiche, si comprende come ingegnarsi a individuare una proposta di ospitalità sempre più rispettosa dell’ambiente e di tutte le persone coinvolte (lavoratori in primis, ma anche gli stessi turisti), costituisca un vero e proprio imperativo, in qualche modo scritto nel DNA stesso dell’associazione.
Il Report 2022 (elaborato su dati 2021), si propone di misurare, condividere, ma anche accelerare i progressi dell’associazione e dei suoi chef, albergatori e ristoratori. Già nel 2014 l’associazione, presentò all’UNESCO il suo Manifesto “Per un mondo migliore”. Dal 2015 Relais & Châteaux monitora i progressi dei suoi associati in materia di acquisti responsabili, protezione della biodiversità, certificazione ambientale, politiche sociali e conservazione del patrimonio culturale e locale grazie alla sua piattaforma interna Moving Forward e ha avviato partnership ad esempio con Ethic Ocean dal 2009.
Il primo Report sulla sostenibilità: “Alla ricerca di un’ospitalità in armonia con la natura” fornisce in definitiva una fotografia completa delle pratiche di sviluppo sostenibile degli associati affrontando ambiti come la gestione delle risorse naturali, la tutela ambientale, la cultura gastronomica e la responsabilità sociale. Il Report rappresenta l’esito di un processo di rendicontazione che ha tenuto conto di oltre 60 indicatori, condotto con la collaborazione di circa la metà degli associati.
Affiancata da due società di consulenza in questo percorso (Solinnen e Alice Audouin Consulting) Relais & Châteaux oggi compie un ulteriore passo avanti rinnovando l’invito agli associati a impegnarsi e agire collettivamente attraverso 3 azioni concrete:
• L’adozione di un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, basato su 3 pilastri fondamentali e 15
obiettivi ambiziosi da qui al 2025 e al 2030;
• l’implementazione di un sistema di reporting completo e internazionale basato su 60 indicatori;
• la pubblicazione del suo primo Report di sostenibilità.

Concretamente quali sono gli aspetti su cui l’associazione intende intervenire?

Innanzitutto su 3 pilastri:

Sui 3 pilastri l’associazione ha declinato 15 obiettivi chiave per il 2025 e il 2030.

Tra gli impegni assunti tre ambiti in particolare:
Clima (SDG 13):
decarbonizzazione, incoraggiando le dimore a monitorare la propria impronta di carbonio. Entro il 2025 il 50% degli associati dovrà misurare le proprie emissioni di gas serra (il 12% lo ha già fatto nel 2021). Riduzione del consumo energetico del – 40% entro il 2030. Alcuni associati sono già pionieri in materia di neutralità carbonica e sono in grado di compensare anche gli spostamenti dei loro ospiti: in particolare alcune strutture dell’America Centrale e Meridionale. Tra i parametri monitorati c’è anche l’approvvigionamento responsabile. In questo ambito va segnalato l’impegno del Bellevue Hotel & Spa di Cogne, che per la propria Spa sceglie solo prodotti locali e biologici.
Ristorazione (SDGs 12, 14 e 15):
l’uso di prodotti locali e biologici è già una realtà per l’associazione e il 30% dei ristoranti serve verdure biologiche, di stagione e coltivate localmente, percentuale che Relais & Châteaux vuole incrementare al 50% entro il 2025. Un altro esempio virtuoso italiano è il ristorante Dal Pescatore Santini (3 stelle Michelin a Canneto sull’Oglio) la cui azienda agricola utilizza esclusivamente metodi di agricoltura rigenerativa.
Parità di genere e inclusione sociale (SDGs 5 e 10):
Il 42% delle dieci figure più pagate da ciascuna dimora è donna. L’associazione punta a raggiungere il 50% entro il 2030. Con il progetto l’Orto & Aia Felice l’Hotel Borgo San Felice (Castelnuovo Berardenga), attraverso il programma della Fondazione Allianz UMANA MENTE si offre un’opportunità di impiego a giovani con disabilità e in condizioni svantaggiate.


Si tratta di impegni concreti e peraltro le testimonianze dirette di chi ha governato l’Associazione negli ultimi anni lasciano ben sperare per il futuro: il Presidente uscente di Relais & Châteaux Philippe Gombert (Château de la Treyne, Dordogna) e il suo Vicepresidente Olivier Roellinger (Les Maisons de Bricourt, Bretagna), fautori di  questo ambizioso progetto, hanno dichiarato:
Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti finora, ma rimaniamo umili e attenti: siamo a un punto critico per la salute della terra e dei suoi abitanti, nessuno può compiacersi del proprio contributo per proteggere e rigenerare il nostro pianeta” (Philippe Gombert).
Siamo ambiziosi e vogliamo rivoluzionare il settore dell’ospitalità. I nostri obiettivi sono una risposta chiara e concreta a quella che ad oggi è la minaccia più temibile per l’umanità: il cambiamento climatico. Siamo l’unica associazione nel settore dell’ospitalità che agisce su questo livello” (Olivier Roellinger).
Mentre Lars Seifert, Chief Communications & Sustainability Officer, sostiene: “Relais & Châteaux è un’associazione di appassionati albergatori e ristoratori indipendenti, ed è facendo affidamento sulla loro creatività e flessibilità come imprenditori che progrediremo più rapidamente verso gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati. Insieme possiamo dimostrare che l’ospitalità, i viaggi, l’esplorazione e la passione per la diversità delle culture del mondo possono essere una forza di cambiamento per il bene comune“.

In definitiva, c’è più di un motivo per sperare in una progressiva svolta virtuosa dell’offerta turistica, animata dalla passione e dalla consapevolezza di albergatori e ristoratori responsabili. 

La versione integrale del primo Report di sostenibilità di Relais & Châteaux è disponibile a questo link
www.relaischateaux.com

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