Nuovi itinerari per visitare gli Scavi di Pompei:
Ingresso Piazza Esedra: questo ingresso è consigliato per chi volesse accedere direttamente all’Antiquarium di Pompei, museo archeologico realizzato tra il 1873 e il 1874 da Giuseppe Fiorelli che offre un quadro completo della storia della città, ospita celebri testimonianze del patrimonio Pompeiano come gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine, calchi di uomini e animali. Oggi il museo è stato rinnovato e costituisce un percorso di introduzione alla visita degli scavi, sembra un luogo di altri tempi dove le nuove vetrine trasparenti appaiono come una finestra sul passato, dando vita ad un viaggio di suggestioni emotive. Seguendo il percorso troviamo il Tempio di Venere che offre una splendida vista sul Golfo di Napoli, è il luogo dove veniva venerata Venere, la divinità protettrice della città e ciò che è visibile oggi risale alla prima età imperiale. Alle spalle del santuario scorgiamo il Foro che ospita il Tempio di Apollo e il Tempio di Giove. Il Foro è considerato il cuore della Pompei antica, questa imponente piazza ospitava edifici pubblici e privati, era il posto dove tutto accadeva: infatti non era solo un luogo di culto e religione, ma anche di giustizia e politica. Il Tempio di Giove è posizionato su un alto podio nel lato settentrionale del Foro e gode di una magnifica vista sul Vesuvio, all’interno del podio si aprono le “favissae”, ambienti sotterranei destinati ad accogliere le offerte per gli dei. Il tempio è un vero e proprio Capitolium con le tre statue di Giove, Giunone e Minerva che imitavano quelle del Campidoglio di Roma.
Risalente all’epoca romana, il Tempio di Apollo è uno dei tempi più antichi della città, nonché quello più frequentato, attualmente è ben visibile la statua del dio in bronzo rappresentato come un arciere e di fronte si può ammirare la statua della dea Diana.
Ingresso Piazza Anfiteatro: questo itinerario consente di usufruire del percorso “Pompei per tutti” rivolto alle persone con disabilità motoria, da Piazza Anfiteatro ci si trova subito di fronte all’Anfiteatro, probabilmente la costruzione più antica del mondo, fu scenario di lotte sanguinose tra gladiatori e poteva accogliere circa 20.000 spettatori, è posizionato nella zona periferica della città proprio per facilitare l’affluenza di persone. È un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato, nel 1971 i Pink Floyd vi registrarono un video musicale senza pubblico, segnando una delle pagine più belle della musica rock. Al fianco dell’Anfiteatro si trova la Palestra Grande, era il più grande impianto ginnico della città dove i giovani si riunivano nei “collegia iuvenum” ossia un luogo, voluto dall’Imperatore Augusto, in cui associazioni di giovani venivano formati fisicamente ed intellettualmente. Proseguendo per la strada principale troviamo l’Orto dei Fuggiaschi, una delle testimonianze più eclatanti di Pompei, un luogo di grande fascino: in questo angolo è possibile osservare i calchi di 13 vittime che cercavano di salvarsi dalla terribile eruzione del 79 d.C. Una galleria di calchi in gesso che testimoniano la drammaticità del momento e le reali espressioni dei volti, le posizioni e le pieghe degli abiti un attimo prima di rimanere intrappolate nella furia del Vesuvio.
Ingresso Porta Marina: chiamato così perché è volto verso il mare, immediatamente sotto le mura di Porta Marina sorgono le Terme Suburbane, l’accesso avviene direttamente da via Marina e la loro posizione non è una casualità, infatti, furono costruite fuori le mura per attrarre non solo clienti provenienti dalla città, ma anche chiunque si trovasse di passaggio. È un complesso di terme pubbliche di età augustea concepito con uno spogliatoio unico per uomini e donne, affrescato da quadretti a tema erotico che pubblicizzavano le attività che si svolgevano nelle sale al piano superiore. Gli altri ambienti termali invece, sono dotati di una sontuosa decorazione con un mosaico raffigurante Amorini e sulle pareti sono presenti pitture raffiguranti combattimenti navali e fauna marina. Le terme nella vita di un pompeiano erano sacre, un rito quotidiano ed irrinunciabile, era un luogo dove rilassarsi ma anche dove incontrarsi per parlare di politica o di vita privata. Proseguendo il cammino incontriamo la Basilica, uno spazio per la gestione degli affari e per l’amministrazione della giustizia, era considerata una sorta di Foro ma al chiuso dove si svolgevano le stesse funzioni quando le condizioni meteorologiche consigliavano l’utilizzo di luoghi al coperto. Su un lato era posizionato il tribunale dove risiedeva il giudice in posizione sopraelevata rispetto alle parti, il luogo riservato ai giudici era raggiungibile solo attraverso una scala di legno mobile per evitare che i magistrati venissero aggrediti dei condannati.
Per chi volesse vivere la suggestione di Pompei di notte ed assistere ad alcuni spettacoli teatrali, fino al 25 luglio al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei si terrà POMPEII THEATRUM MUNDI, la quarta edizione della rassegna estiva del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale con il Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.