Non è la Polinesia o i Caraibi ma un’isola del Mediterraneo che i Greci chiamavano Kalliste, ovvero “la più bella”. Poco abitata, conserva una natura intatta e panorami sorprendenti
La Corsica, che i Greci chiamavano Kalliste, ovvero “la più bella”, così comoda da raggiungere dall’Italia a cui è legata da una lunga storia, è splendida da scoprire in ogni stagione: l’estate comincia prestissimo, in Corsica, e il clima è deliziosamente dolce già in aprile, figuriamoci in maggio o giugno, forse i mesi migliori per godersi questo paradiso.
L’isola che diede i natali a Napoleone Bonaparte ha ben 1200 chilometri di costa quasi sempre intonsa e intatta, fatta di lunghe spiagge di sabbia finissima, sopratutto nel versante est, oppure di incantevoli calette di scogli, nelle cui acque cristalline è meraviglioso tuffarsi.
Ma baie e insenature che sono anche l’ideale per chi ama gli sport subacquei, come ad esempio nel Parco marino internazionale delle Isole Lavezzi. Oppure nei pressi della marina di Santa Severa a una ventina di chilometri da Bastia.
Le ricchezze turistiche dell’isola sono l’espressione di un patrimonio naturale eccezionale. Tra mare e montagne, la Corsica dispone di innumerevoli risorse. Scavate e sagomate dall’erosione, le Calanche di Piana, in granito rosso e a picco sul mare, sono una bizzarra formazione geologica, dominato da un forte genovese con la sua frazione di Girolata accessibile solo dal mare. Il golfo di Porto, dichiarato patrimonio mondiale dall’UNESCO, è bello da mozzare il fiato.
Sul versante opposto, da non perdere “la scala del re Aragon” scavata, secondo la leggenda, in una sola notte. La morfologia di questa terra, sagomata dal tempo, assomiglia ai suoi abitanti: forte e generosa.
Il patrimonio corso è l’espressione di una storia complessa che si scopre attraverso i menhir antropomorfi di Filitosa o i “Castelli” dell’Alta Rocca ma anche nelle cittadelle genovesi del litorale. Tutti questi siti classificati di rara bellezza, invitano i visitatori alla scoperta, senza parlare dell’incredibile quiete che regna tutto intorno.
Scoprite le famose foreste di pini larici dal profumo così inebriante e popolate da mufloni. Foreste popolate di alberi secolari diventati testimoni della storia antica dell’isola. Fermatevi nella regione della Castagniccia, ricca di valli leggermente ripide e caratterizzate da castagni. Quando arriva la primavera e il paesaggio risplende dei colori tipici di questa stagione, lasciatevi guidare dai profumi della flora e dai sapori dei suoi agrumi. Limoni, mandarini, cedri e tanti altri frutti ed incantesimi.
Dopo ogni curva, sui sentieri escursionistici, vicino ad ogni villaggio, troverete laghi incontaminati, fiumi rinfrescanti, cascate cristalline, sorprendenti sorgenti naturali. Prendetevi un po’ di tempo e fermatevi per tonificarvi in queste piscine naturali. Di più, fate un bagno nelle loro acque chiare e limpide per e poi asciugatevi sulle pietre calde.
Con una variante balneare per provare la fresca ebbrezza del bagno nel fiume: nel massiccio di Bavella, esistono numerose e belle piscine naturali, piccoli laghetti dove è molto piacevole fare il bagno, soprattutto quando il caldo è insopportabile come nel magnifico Purcaraccia, un ruscello nel comune di Quenza.
Antonio Devetag
Per maggiori informazioni: www.visit-corsica.com