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Turismo: Deloitte, innovazione e Made in Italy per ripartire

(ANSA) – ROMA, 10 AGO – “Far sentire al sicuro i viaggiatori.
    Investire in forme di turismo innovative. Spingere il Made in
Italy per valorizzarne la potenza economica. Attuare politiche
industriali coraggiose dedicate all’innovazione per assicurare
una crescita sostenibile del Paese, sia industriale sia
sociale”. E’ la chiave secondo Andrea Poggi, Innovation Leader
di Deloitte Italia e North-South Europe, per far ripartire il
turismo italiano che alimenta il 13% del Pil. Questo, non solo
in ottica estiva, ma anche e soprattutto per i prossimi mesi,
quando bisognerà garantire alle città italiane la domanda di
flussi turistici internazionali e locali che meritano.
    Secondo i dati dell’Osservatorio quindicinale di Deloitte,
State of the Consumer Tracker, prevalgono ancora paura e cautela
tra i turisti: solo il 28% degli intervistati si sente sicuro di
volare e poco più alta è la percentuale di chi si sente
tranquillo a soggiornare in hotel (41%). “Attrezzarsi per il “new normal” in tempi brevi – spiega Poggi – è decisivo per
riposizionarsi tra le mete dei viaggiatori e per investire le
cospicue risorse attese dal Next Generation Europe su uno dei
settori che ha un profilo di eccellenza indiscussa. Siamo il
primo paese al mondo per numero di siti Unesco, ma ci
posizioniamo solo all’ottavo posto nella classifica globale per
competitività del settore (Spagna al primo posto) (T&T Index
2019). Questo perché le nostre infrastrutture sono poco
tecnologiche e digitali: siamo al 41/o posto per ICT readiness a
confront della Danimarca, seconda in classifica con un hub
turistico all’avanguardia, una copertura quasi totale di
connessione, servizi online per tutte le strutture e personale
abituato all’utilizzo del digitale. L’innovazione dunque
potrebbe dare una spinta decisiva al settore per garantire
all’utente finale diverse modalità di fruizione del servizio,
sia fisiche sia digitali. Esempi esteri di valorizzazione
territoriale innovativa e digitale arrivano dall’Islanda con
Inspired by Iceland, un programma di promozione del territorio
tramite video di testimonial su social network volti a creare
engagement dei turisti, e dalle Isole Faroe, dove gli abitanti
del posto, dotati di una videocamera in diretta, portano i
turisti a scoprire paesaggi e attrazioni da remoto”.
    “Come dimostrano questi casi – conclude Poggi – risulta
strategico digitalizzare la filiera del turismo e creare poli
turistici interconnessi, anche per aumentare la collaborazione
tra le imprese coinvolte ed amplificarne il potenziale
commerciale. La Spagna, ad esempio, ha da poco lanciato il suo
nuovo portale ufficiale che connette una molteplicità di imprese
turistiche e istituzioni, dando ai turisti la possibilità di
programmare il proprio viaggio basandosi sulle esperienze di
utenti con preferenze simili”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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