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Turismo: flessibilità e attenzione all’ambiente diventano must-have, 5 consigli per l’estate 2022

Ma cosa scelgono i viaggiatori?

A qualcuno piace… flessibile. Con le vacanze estive alle porte, il settore del
turismo comincia a scaldare i motori e si prepara ad accogliere l’ondata estiva, che
quest’anno si caratterizza per le particolari esigenze dei viaggiatori – sempre più attenti alla
sostenibilità ambientale e alla possibilità di modificare all’ultimo il proprio itinerario –
e per i dubbi e le perplessità sulla possibilità di spostarsi liberamente nel mondo, generati
inevitabilmente dal conflitto russo-ucraino in corso.
Estate 2022: quali sono i trend da non perdere – da cancellazione gratis a soluzione
eco-friendly – e i consigli per stare al passo
Booking.com 1 ha condotto una ricerca su 24.055 persone in merito ai macro-trend per
l’estate 2022, eleggendo a criterio principale la flessibilità, da parte del viaggiatore e, di
conseguenza, richiesta alle strutture ricettive. I dati, infatti, confermano che più del 30%
degli italiani considerano la possibilità di cancellazione e riprogrammazione gratuita
della prenotazione un fattore determinante nella scelta dell’alloggio, subito dopo la
destinazione (33%) e il costo (49%). Ecco perché la prossima estate sarà una sfida
importante per il comparto, in cui si distingueranno e emergeranno quelle strutture capaci di
garantire soggiorni modellabili in base alle esigenze del cliente e dotate di tutti quei comfort
ricercati, ad esempio, da famiglie e gruppi vacanze.
Blinkup (https://www.blinkup.it/), società di consulenza al fianco di PMI nel loro processo di
digitalizzazione, con una specifica expertise nel settore del turismo, ha stilato una serie di
consigli per le strutture di ricezione, dalle prenotazioni “open” alle smart features.
1. Flessibilità prima di tutto: proporre soluzioni che consentano cancellazioni
dell’ultimo minuto, per motivi legati all’attualità o per esigenze del cliente, che

si sente più sicuro e tutelato sapendo di poter cambiare in corsa i propri
programmi. A ciò si aggiunge una netta preferenza, da parte loro, per quelle
strutture che offrono anche la possibilità di riprogrammare il proprio viaggio
gratuitamente;
2. L’ambiente è protagonista nella scelta della destinazione, soprattutto tra gli
appartenenti alla Gen Z: come confermano diversi studi, le nuove
generazioni sono sempre più attente all’impatto che la meta e la struttura
prescelte hanno sull’ambiente circostante, ragion per cui tendono a
preferire location all’insegna del rispetto dell’ecosistema e delle realtà locali,
nonché i viaggi pet-friendly 2 . Infatti, secondo Booking.com, oltre il 50%
della Gen Z sceglie la meta sulla base del suo impatto ambientale, mentre il
56% predilige gli alloggi green. Per questo è importante comunicare in modo
esplicito tutte le azioni che la struttura compie a favore della sostenibilità
ambientale, tra cui: sostituire le bottigliette di plastica in favore di borracce per
i clienti loyalty, incoraggiare il riutilizzo in camera dei componenti comuni e
utilizzare soluzioni digitali per ottimizzare le operazioni quotidiane (come
check-in, check-out o apertura porta con chiave anziché via smartphone).
3. Vacanza = relax. Forse in risposta agli ultimi due anni, caratterizzati da
incertezza, paura e stress, incrementati dalle ultime notizie di attualità, alla
vacanza avventurosa si preferisce quella rilassante (anche a seguito
dell’emissione del Bonus Terme): per questa ragione, avranno la meglio
quelle strutture dotate di aree wellness e spazi all’aperto in cui rilassarsi. Lo
studio sopracitato di Booking.com afferma anche che oltre il 79% delle
persone intervistate ha dichiarato che viaggiare giova al benessere più di
tante altre cose: da qui deriva un prevedibile incremento della domanda
verso soluzioni che offrano forme di riposo e relax al loro interno;
4. Smart e international: dopo il 2021, caratterizzato per ovvi motivi da turismo
di prossimità e che ha visto protagonisti per lo più turisti italiani, il 2022 si
prepara invece a un aumento degli arrivi internazionali, complici anche il
diffuso Super Green Pass e l’allentamento delle restrizioni tra le frontiere.
Tutto questo, naturalmente, tenendo conto dell’incognita sul conflitto che,
al momento, desta ancora non poche perplessità. Ciò, però, richiede
necessariamente anche un balzo in avanti “smart e international” delle
strutture, che dovranno garantire un personale multilingua, fornire una
copertura wi-fi efficace e dotarsi di tecnologie in grado di suggerire
destinazioni adatte, prevedere anche con largo anticipo in quali località sarà
più sicuro viaggiare e scambiare informazioni con il cliente su eventuali ritardi,
imprevisti o altro;

5. Comunicare è fondamentale: la pandemia di Covid ha fatto sì che la
tipologia di turista si polarizzasse. Da un lato quello più timoroso e attento,
che esige quindi informazioni chiare sulla situazione sanitaria del luogo e
sulle misure intraprese in struttura, mentre dall’altro il turista che vuole
svagarsi e tornare a modalità pre-pandemiche, budget permettendo. Per
questo motivo, gli alloggi dovranno prepararsi ad accogliere entrambe le
tipologie, comunicando in maniera chiara ed efficace i dettagli richiesti dai
viaggiatori, anticipandone le esigenze e garantendo a chi lo desidera un
soggiorno movimentato e divertente.

“Stiamo attraversando un cambiamento d’epoca che ha visto uno stravolgimento degli
aspetti decisionali dei consumatori, adesso molto più attenti ai concetti di sostenibilità ma
altresì legati alla necessità di avere una maggiore libertà di scelta: essendo ancora molto
incerto il futuro che si prospetta, si cerca la massima flessibilità. Se inizialmente i must del
successo risiedevano nell’applicazione dei fondamentali del marketing, ora i medesimi
cardini vengono ripensati, rendendo necessarie specifiche azioni verticali e di costante
interazione con il consumatore”, commenta il CEO di Blinkup, Edoardo Dal Negro.

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