APRICALE – Dominano colline ricoperte di vigneti e uliveti e spuntano dalle curve delle strade panoramiche, circondati da mura cariche di storia: sono i tantissimi borghi medievali, centri di pietra e di strade lastricate che da Nord a Sud d’Italia regalano atmosfere uniche e ricche di fascino. Per chi ama la suggestione di botteghe e palazzi storici abbiamo scelto alcuni centri, molti presenti nell’associazione “I borghi più belli d’Italia”, per suggerire un viaggio alla scoperta del Medioevo sul nostro territorio. In molti di questi centri si svolgono feste e tornei cavallereschi che, per evitare assembramenti, sono stati rinviati al prossimo anno.
Apricale. E’ un piccolo borgo su una collina ricoperta di ulivi in Val Nervia, nell’entroterra di Bordighera, con case di pietra, tetti di ardesia e una piazza scenografica. Il borgo si snoda tra infinite viuzze di pietra fino a piazza Torracca, dove sorgono la chiesa della purificazione di Maria Vergine, con diversi stili e un’opera d’arte contemporanea posta in cima al campanile, e il castello della Lucertola, costruito su uno sperone di roccia. Oggi nel maniero-museo si ammirano reperti che raccontano il passato del paesino di pietra.
Soncino. Sembra uscito da una favola il borgo in provincia di Cremona, ricco di architetture, chiese e musei dal fascino unico: dalla Rocca Sforzesca alla Pieve di santa Maria Assunta che risale al XII secolo e al museo della stampa. La Rocca del 1473 è il simbolo del borgo ed è tra le meglio conservate del Nord Italia: fu a lungo la residenza della famiglia Stampa che la lasciò nel 1876 ridotta a un rudere. L’architetto Luca Beltrami, lo stesso che ricostruì il Castello Sforzesco di Milano, la restaurò con mura meno spesse e con uno dei torrioni a forma cilindrica; oggi vi si visitano le prigioni e gli spazi adibiti a musei.
Arquà Petrarca. Nel cuore dei Colli Euganei, in Veneto, è un borgo che ha saputo mantenere inalterato il suo fascino medievale. Deve il suo nome e la sua fama al poeta Francesco Petrarca, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Una visita al borgo parte proprio dall’edificio trecentesco che il poeta ristrutturò, abbellito poi con elementi rinascimentali e con dipinti ispirati al “Canzoniere”. E’ bene visitare anche l’Oratorio Santissima Trinità, che ospita interessanti affreschi, e la Loggia dei Vicari del Duecento, restaurata in vetro e rame.
Castell’Arquato. Domina le colline piacentine con una spettacolare piazza, le case basse e i vicoli acciottolati che portano in cima al colle, da dove si gode una vista mozzafiato.
Della Rocca viscontea restano le mura esterne, le quattro torri difensive e il museo medievale all’interno. Nella piazza si trova la Collegiata, una delle chiese più antiche del territorio, il palazzo del Podestà d’epoca medievale e una torre pentagonale. Ci sono da vedere anche il torrione Farnese con passaggi segreti verso la campagna e l’Ospedale di Santo Spirito.
Certaldo. Nel cuore della Val d’Elsa, tra filari di viti, scorci sulle colline del Chianti e circondato da antiche mura, è un suggestivo borgo medievale famoso per aver dato i natali al poeta Giovanni Boccaccio. Il borgo si allunga sulla strada principale dove si affacciano palazzi e laboratori artigianali e termina a palazzo Pretorio, dimora con affreschi, loggiati e scale aperte. Si visitano anche la torre e il camminamento, che regalano l’affaccio sul borgo e sulla campagna, e la casa-museo di Boccaccio, nella cui biblioteca ci sono centinaia di opere tradotte e illustrate, tra cui quelle realizzate da Salvador Dalí.
Bevagna. Circondata da una lunga cinta muraria con sei porte perfettamente conservate, il borgo umbro è un gioiello medievale: ospita il teatro Torti, le chiese romaniche di san Silvestro e di san Michele Arcangelo e una spettacolare piazza irregolare con il palazzo Consoli, eretto nel 1270. In piazza a giugno prende vita il mercato delle Gaite, una festa dei quartieri che fa rivivere le tradizioni artigiane e i mestieri che si facevano nel borgo in epoca medievale tra botteghe e laboratori, tornei e sfilate in abiti d’epoca. A palazzo Lepri si visita il museo di Bevagna, con testimonianze d’epoca medievale.
Pacentro. Dominato da un imponente castello, costruito nel secolo X a difesa dalle scorrerie di Saraceni e Normanni poi adornato con alti torri cilindriche, il borgo è affacciato sulla valle Peligna, a ridosso delle montagne della Maiella, in Abruzzo. Ogni anno le torri del castello Cantelmo e il palazzo Tonno fanno da sfondo ai Caldoreschi, una rievocazione storica sulle gesta dei principi Caldora che dominarono il borgo. Nel centro merita una visita la Preta Tonna o “pietra dello scandalo”, un grosso sasso usato per umiliare i debitori insolventi che erano obbligati a sedervisi nudi davanti ai passanti.
Sermoneta. Circondato da una possente cinta muraria, il borgo è dominato dal suggestivo castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, spesso usato come set cinematografico. Il centro storico ospita edifici e palazzi storici e conserva intatto il suo impianto urbanistico medioevale con le case in pietra, le stradine a gradini e il succedersi di salite e discese. Da visitare ci sono anche l’abbazia di Valvisciolo, la cattedrale di santa Maria con un campanile romanico e la loggia dei mercanti.
Morano Calabro. E’ un borgo-presepe ai confini settentrionali della Calabria, uno scenografico gioiello in pietra con le case addossate le une alle altre e sullo sfondo il monte Pollino.
L’atmosfera è magica ed è bello camminare nel dedalo di viuzze, tortuose e pendenti, che s’infilano tra le case, le chiese, i monasteri, gli archi, i sottopassi, le scalinate e le piazzette.
Le chiese del borgo offrono opere d’arte firmate da artisti come il Bernini, che lavorò molti anni nel Regno di Napoli. Merita una visita la chiesa-museo di santa Maria Maddalena, con la cupola e il campanile maiolicati di giallo e blu.
Petralia Soprana. Sorge nel cuore del parco delle Madonie, in Sicilia, ed è il borgo dove si creano violini, chitarre, mandolini e strumenti pastorali come le zampogne e i pifferi.
Tra i monumenti da non perdere ci sono la chiesa di santa Maria di Loreto, un’antica fortezza trasformata in chiesa dai Carmelitani Scalzi, e la chiesa dei santi Pietro e Paolo che si affaccia su piazza Duomo e presenta due campanili, collegati da un portico a 18 colonne. (ANSA).
Fonte Ansa.it