di Ida Bini (ANSA) – REIMS, 14 AGO – Musei, monumenti, parchi, spiagge,
campeggi, alberghi e brasserie: la Francia ha aperto al turismo
su tutto il territorio, sempre rispettando le regole base per
l’emergenza sanitaria, cioè con l’uso delle mascherine nei
luoghi chiusi e con il distanziamento sociale. Tante sono le
regioni che invitano a vacanze outdoor tra passeggiate nei
parchi, nei vigneti o lungo i sentieri di montagna. Anche le
città hanno aperto musei e palazzi per visite contingentate e
guidate: è questo il momento adatto, per esempio, per recarsi a
Parigi e visitare il Louvre o il Centre Pompidou o salire sulla
torre Eiffel senza ressa. Certo è che quest’estate le mete
all’aperto sono sicuramente le preferite e tra le tante abbiamo
scelto 3 destinazioni che abbinano la bellezza dei paesaggi,
l’arte e l’enogastronomia francesi: la regione dello Champagne
per passeggiate e degustazioni, la Normandia per il festival
dell’Impressionismo e la Corsica dove immergersi nel mare più
bello.
Ad appena un’ora di treno da Parigi si raggiungono le città di
Reims ed Epernay nello Champagne. Qui si possono fare
passeggiate tra i vigneti e scoprire deliziosi borghi immersi
tra colline ricoperte di filari, dove i castelli raccontano
storie del passato. La regione ospita tra le cantine più
prestigiose e storiche di Francia, veri monumenti dell’enologia
nazionale; tra i tanti produttori di champagne e le numerose
cantine da visitare per degustazioni, la Maison Ruinart è la più
antica, nata 290 anni fa. E’ un’azienda vinicola ricca di
fascino e di storia che quest’estate ha organizzato visite
guidate di due ore nelle cantine, patrimonio dell’Unesco, che si
sviluppano lungo 8 chilometri di passaggi sotterranei; la Maison
propone anche brunch ogni sabato e domenica, lezioni sui segreti
della produzione dello champagne e la discesa nelle cave di
gesso a quasi 40 metri di profondità grazie ai visori per la
realtà virtuale. Prenotazioni al sito: ruinart.com
Fino al 15 novembre la Normandia rende omaggio
all’impressionismo, il celebre movimento pittorico nato proprio
in questa regione nel 1860. Si tratta della quarta edizione del
festival “Normandia Impressionista” con mostre, spettacoli ed
eventi multidisciplinari in ogni città della Normandia, da Rouen
a Giverny, da Caen a Le Havre e a Dieppe; tema di questa
edizione è “Colore di giorno in giorno”. Si parte da Le Havre,
culla del movimento artistico e il cui porto è stato ritratto da
diversi pittori: la città ospita nel museo Muma fino al primo
novembre la mostra “Notti elettriche” dedicata alla fascinazione
degli artisti per questa nuova fonte di luce con opere da Monet
a Boldini, da Pissarro a Whistler. Il Musée des Beaux-Arts de
Caen rivela fino al 22 novembre le opinioni dei pittori con
l’esposizione “Le città infuocate. Arte, lavoro,
rivolta.1870/1914”; Rouen, città famosa per la cattedrale che
ispirò un ciclo di 30 tele nelle quali Claude Monet riprodusse
la facciata in vari momenti del giorno e dell’anno, ospita fino
al 15 novembre la mostra “François Depeaux, l’uomo con 600
dipinti” sul visionario collezionista che alla fine del XIX
secolo possedeva una ricca pinacoteca con 55 Sisley, 20 Monet e
opere di Renoir e di Pissarro. Non lontano c’è l’erbario segreto
di Giverny, esposto fino al 15 novembre nel museo di storia
naturale: qui si racconta della passione per la botanica di
Monet e del figliastro, Jean-Pierre Hoschedé. Giverny è la
cittadina dove visse Monet dal 1833 fino alla morte, nel 1925, e
dove si possono visitare il museo degli Impressionisti con la
mostra “Riflessioni da una collezione” (fino al 30 agosto) e la
fondazione a lui dedicata con il giardino delle ninfee, ritratto
in suoi moltissimi quadri. Fino al 10 gennaio 2021 la mostra “In
studio” al museo di Vernon ci fa entrare nello studio di un
pittore, mentre con l’esposizione “Dall’alba al tramonto” il
museo Louviers ci permette di cogliere l’ossessione quotidiana
degli impressionisti che cercavano di catturare la luce. Il
museo della città di Dieppe presenta i dipinti di grandi maestri
sedotti dalla bellezza della costa e offre un focus su Eva
Gonzales, una delle poche pittrici impressioniste. Fino al 15
novembre a Fécamp si scoprono gli inizi dell’impressionismo
nella mostra “L’invenzione di Etretat” con le opere di Eugène Le
Poittevin che contribuirono a rendere popolare la stazione
balneare.
Kalliste, la più bella: così gli antichi Greci chiamavano la
Corsica, terra di scogliere, baie isolate, spiagge mozzafiato e
borghi arroccati. Ce n’è per tutti i gusti: l’isola francese ha
un’infinita varietà di paesaggi e di luoghi da scoprire; ecco
qualche suggerimento. Arrivare alle Calanche di Piana, bizzarra
formazione geologica sulla costa occidentale: è un massiccio
dalle tonalità rossastre dove gabbiani, cormorani e aquile
sorvolano le acque limpide, gli isolotti e le grotte del sito,
patrimonio dell’Unesco. Salire, sempre lungo la stessa costa,
verso la Riserva naturale di Scandola, anch’essa patrimonio
Unesco: è una penisola desertica rinomata per il paesaggio
vulcanico, le scogliere scoscese, le rocce rosse e le calette
incontaminate. Navigare poco più a sud nelle acque turchesi del
golfo di Girolata, patrimonio dell’Umanità, e ammirare le grandi
scogliere rosse. Visitare il museo di Belle Arti di Fesch, ad
Ajaccio: creato in seguito alla donazione del palazzo da parte
del suo proprietario, il cardinale Joseph Fesch, zio di
Napoleone Bonaparte, il museo ospita oggi una collezione
napoleonica e una sezione dedicata ai grandi pittori italiani.
Scoprire il sito preistorico di Filitosa, esistente da 8mila
anni, patrimonio dell’Unesco e, all’interno dell’isola,
esplorare i siti preistorici di Cucuruzzu e Capula nel cuore
dell’Alta-Rocca, risalenti dall’Età del bronzo al Medioevo.
Partire alla scoperta dei suggestivi villaggi arroccati di
Balagne, di Pigna e di Sant’Antonino o Lumio, nella costa
settentrionale. Visitare l’arcipelago delle Sanguinarie, quattro
isolotti di granito rosso scuro situati nel Golfo d’Ajaccio,
accessibili solo via mare. Scoprire il deserto delle Agriates,
non lontano da Bastia, e concedersi un bagno in una delle
splendide spiagge della costa, a Malfalcu o a Saleccia.
Per informazioni: france.fr (ANSA).
Fonte Ansa.it