Sabato 13 maggio Firenze ha ospitato il primo Congresso internazionale del GIS (Gruppo di Interesse Specialistico) in Fisioterapia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico (FRPP) dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI).
All’evento, dal titolo ‘CollaborAzioni- L’importanza dell’equipe nel trattamento delle disfunzioni perineali’, hanno preso parte numerosi esperti nazionali e internazionali di diverse discipline. Più di 150 tra fisioterapisti, chirurghi, psicologi e nutrizionisti si sono confrontati su attualità e innovazioni sia in ambiti più noti della riabilitazione del pavimento pelvico ma anche su nuove condizioni.
All’evento, dal titolo ‘CollaborAzioni- L’importanza dell’equipe nel trattamento delle disfunzioni perineali’, hanno preso parte numerosi esperti nazionali e internazionali di diverse discipline. Più di 150 tra fisioterapisti, chirurghi, psicologi e nutrizionisti si sono confrontati su attualità e innovazioni sia in ambiti più noti della riabilitazione del pavimento pelvico ma anche su nuove condizioni.
“Con il titolo del congresso, ‘CollaborAzioni’- ha spiegato all’ Agenzia Dire la dottoressa Elia Bassini, presidente del GIS FRPP di AIFI- abbiamo voluto sottolineare come il lavoro di equipe e la collaborazione di tutti i professionisti su un determinato disturbo siano vincenti e necessari per una migliore gestione delle persone che, ogni giorno, si affidano a noi per migliorare la propria salute”.
Il Congresso è stato aperto dai saluti di rappresentati istituzionali della Società Italiana di Urodinamica (Siud) dell’Ordine dei Fisioterapisti (OFI) Firenze Arezzo Lucca Massa Carrara Pistoia Prato, del Corso di di Laurea in Fisioterapia dell’Università di Firenze. “Un grande impatto sui partecipanti- ha riportato Bassini- hanno avuto i saluti e le esperienze di rappresentanti delle associazioni di pazienti Cistite.info e Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo perché per noi la loro voce è fondamentale per definire sempre meglio dove indirizzare i nostri sforzi nella ricerca e nello sviluppo di competenze in nuovi campi”.
L’evento ha avuto ampio respiro internazionale, poiché ha visto la presenza di numerosi ospiti stranieri. “Tra loro- ha ricordato Bassini- la dottoressa Sandy Hilton, fisioterapista di Chicago, che ha approfondito ruolo del fisioterapista nella gestione del dolore pelvi-perineale”.
Tanti temi innovativi trattati, dalle transizioni di genere alle endometriosi. “Con questo evento- ha inoltre sottolineato Bassini- abbiamo affrontato vari aspetti della fisioterapia nelle disfunzioni del pavimento pelvico, un campo davvero molto vasto”.
La mattina si è aperta con un approfondimento sulle cistiti ricorrenti con una condivisione di nuove visioni tra urologo, biologo nutrizionista e fisioterapista. A seguire il focus si è spostato su ‘Approccio integrato nel percorso di transizione di genere’, con la presentazione delle principali tecniche chirurgiche nelle transizioni male-to-female e female-to-male, le implicazioni psicologiche e gli aspetti fisioterapici. Vivo interesse hanno suscitato anche i lavori relativi al ‘Trattamento delle disfunzioni colonproctologiche nel bambino e nell’adulto’ e su ‘Approccio biopsicosociale nella gestione dell’endometriosi’. Nel pomeriggio si sono invece tenuti alcuni workshop pratici sulla gestione riabilitativa delle lesioni post parto, su come riconoscere le situazioni di dolore pelvico che richiedono invio ad altro specialista, sugli interventi terapeutici nell’incontinenza fecale e sulle disfunzioni del pavimento pelvico nelle sportive.
Il contributo della Fisioterapia pelvi-perineale per la sostenibilità del Sistema Salute. “Nel corso dell’evento- è intervenuto il dottor Simone Cecchetto, presidente di AIFI- è emerso più volte dagli interventi dei relatori come percorsi fisioterapici accuratamente progettati e inseriti fin nelle prime fasi dei percorsi di diagnosi e cura potrebbero contribuire a ritardare o evitare alcuni interventi chirurgici, a ridurre l’utilizzo di farmaci come ad esempio gli antibiotici, a diminuire il ricorso a presidi per le incontinenze. In un’epoca in cui la Sanità deve affrontare la riduzione del numero di medici e di infermieri, nuove logiche di task sharing che vedano la Fisioterapia come risorsa da inserire sempre più nei percorsi di cura potrebbero realmente contribuire a ridurre costi”.
“Ma soprattutto- ha aggiunto Cecchetto- la Fisioterapia migliora la qualità di vita delle Persone con incontinenze, con vulvodinia, con dolore pelvico cronico e tante altre condizioni. E lo fa con le sue competenze specifiche nella valutazione funzionale delle disfunzioni pelvi-perineali e delle ricadute in termini di disabilità, con la scelta condivisa con la Persona e gli altri professionisti degli obiettivi, con strategie di provata efficacia come esercizi terapeutici, terapie manuali, terapie fisiche, dispositivi ed educazione terapeutica, con il monitoraggio del raggiungimento dei risultati attraverso indicatori di esito”.
“Si parla sempre più di prossimità di risposta ai bisogni dei cittadini- ha precisato Cecchetto- e la Fisioterapia può essere un’importante arma nelle mani dei programmatori pubblici perché non abbiamo carenza di ‘vocazioni’, anzi siamo tra le discipline sanitarie più attrattive, e non si limita a soddisfare bisogni ma punta a ridurre i bisogni delle Persone con disfunzioni pelvi-perineali, come in altri campi”.
Tre anni di vita del gruppo di fisioterapisti esperti e specialisti in questo ambito. La giornata di lavori congressuali si è chiusa con l’assemblea dei soci AIFI iscritti al Gis FRPP. “Il Congresso- ha concluso la dottoressa Bassini- è stato unmomento non soltanto formativo ma anche la prima occasione di incontro per i soci AIFI iscritti al Gis provenienti da tutta Italia che in questi primi tre anni di vista del GIS abbiamo dovuto ritardare a causa anche della pandemia. Il titolo dell’evento ‘CollaborAzioni’ è evocativo anche di quello che il GIS FRPP in questi 3 anni di vita ha provato a realizzare: documenti e webinar di approfondimento per gli iscritti, materiali divulgativi a disposizione di fisioterapisti e cittadini fino ad un lavoro di ricerca sulle linee guida internazionali che verrà prossimamente pubblicato e che, ci auguriamo, tolga ogni dubbio su quanto la Fisioterapia sia universalmente riconosciuta come componente fondamentale delle équipes nella prevenzione, cura e riabilitazione di tante e diverse disfunzioni pelvi-perineali”.
Il Congresso è stato aperto dai saluti di rappresentati istituzionali della Società Italiana di Urodinamica (Siud) dell’Ordine dei Fisioterapisti (OFI) Firenze Arezzo Lucca Massa Carrara Pistoia Prato, del Corso di di Laurea in Fisioterapia dell’Università di Firenze. “Un grande impatto sui partecipanti- ha riportato Bassini- hanno avuto i saluti e le esperienze di rappresentanti delle associazioni di pazienti Cistite.info e Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo perché per noi la loro voce è fondamentale per definire sempre meglio dove indirizzare i nostri sforzi nella ricerca e nello sviluppo di competenze in nuovi campi”.
L’evento ha avuto ampio respiro internazionale, poiché ha visto la presenza di numerosi ospiti stranieri. “Tra loro- ha ricordato Bassini- la dottoressa Sandy Hilton, fisioterapista di Chicago, che ha approfondito ruolo del fisioterapista nella gestione del dolore pelvi-perineale”.
Tanti temi innovativi trattati, dalle transizioni di genere alle endometriosi. “Con questo evento- ha inoltre sottolineato Bassini- abbiamo affrontato vari aspetti della fisioterapia nelle disfunzioni del pavimento pelvico, un campo davvero molto vasto”.
La mattina si è aperta con un approfondimento sulle cistiti ricorrenti con una condivisione di nuove visioni tra urologo, biologo nutrizionista e fisioterapista. A seguire il focus si è spostato su ‘Approccio integrato nel percorso di transizione di genere’, con la presentazione delle principali tecniche chirurgiche nelle transizioni male-to-female e female-to-male, le implicazioni psicologiche e gli aspetti fisioterapici. Vivo interesse hanno suscitato anche i lavori relativi al ‘Trattamento delle disfunzioni colonproctologiche nel bambino e nell’adulto’ e su ‘Approccio biopsicosociale nella gestione dell’endometriosi’. Nel pomeriggio si sono invece tenuti alcuni workshop pratici sulla gestione riabilitativa delle lesioni post parto, su come riconoscere le situazioni di dolore pelvico che richiedono invio ad altro specialista, sugli interventi terapeutici nell’incontinenza fecale e sulle disfunzioni del pavimento pelvico nelle sportive.
Il contributo della Fisioterapia pelvi-perineale per la sostenibilità del Sistema Salute. “Nel corso dell’evento- è intervenuto il dottor Simone Cecchetto, presidente di AIFI- è emerso più volte dagli interventi dei relatori come percorsi fisioterapici accuratamente progettati e inseriti fin nelle prime fasi dei percorsi di diagnosi e cura potrebbero contribuire a ritardare o evitare alcuni interventi chirurgici, a ridurre l’utilizzo di farmaci come ad esempio gli antibiotici, a diminuire il ricorso a presidi per le incontinenze. In un’epoca in cui la Sanità deve affrontare la riduzione del numero di medici e di infermieri, nuove logiche di task sharing che vedano la Fisioterapia come risorsa da inserire sempre più nei percorsi di cura potrebbero realmente contribuire a ridurre costi”.
“Ma soprattutto- ha aggiunto Cecchetto- la Fisioterapia migliora la qualità di vita delle Persone con incontinenze, con vulvodinia, con dolore pelvico cronico e tante altre condizioni. E lo fa con le sue competenze specifiche nella valutazione funzionale delle disfunzioni pelvi-perineali e delle ricadute in termini di disabilità, con la scelta condivisa con la Persona e gli altri professionisti degli obiettivi, con strategie di provata efficacia come esercizi terapeutici, terapie manuali, terapie fisiche, dispositivi ed educazione terapeutica, con il monitoraggio del raggiungimento dei risultati attraverso indicatori di esito”.
“Si parla sempre più di prossimità di risposta ai bisogni dei cittadini- ha precisato Cecchetto- e la Fisioterapia può essere un’importante arma nelle mani dei programmatori pubblici perché non abbiamo carenza di ‘vocazioni’, anzi siamo tra le discipline sanitarie più attrattive, e non si limita a soddisfare bisogni ma punta a ridurre i bisogni delle Persone con disfunzioni pelvi-perineali, come in altri campi”.
Tre anni di vita del gruppo di fisioterapisti esperti e specialisti in questo ambito. La giornata di lavori congressuali si è chiusa con l’assemblea dei soci AIFI iscritti al Gis FRPP. “Il Congresso- ha concluso la dottoressa Bassini- è stato unmomento non soltanto formativo ma anche la prima occasione di incontro per i soci AIFI iscritti al Gis provenienti da tutta Italia che in questi primi tre anni di vista del GIS abbiamo dovuto ritardare a causa anche della pandemia. Il titolo dell’evento ‘CollaborAzioni’ è evocativo anche di quello che il GIS FRPP in questi 3 anni di vita ha provato a realizzare: documenti e webinar di approfondimento per gli iscritti, materiali divulgativi a disposizione di fisioterapisti e cittadini fino ad un lavoro di ricerca sulle linee guida internazionali che verrà prossimamente pubblicato e che, ci auguriamo, tolga ogni dubbio su quanto la Fisioterapia sia universalmente riconosciuta come componente fondamentale delle équipes nella prevenzione, cura e riabilitazione di tante e diverse disfunzioni pelvi-perineali”.
Fonte: Agenzia Dire