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Alveoli su chip per studiare le malattie dei polmoni

(ANSA) – MILANO, 04 MAG – Gli alveoli polmonari sono
riprodotti in 3D su chip, per studiare le malattie dei polmoni e
testare più rapidamente nuove terapie: tante le possibili
applicazioni, che vanno dallo studio degli effetti del fumo di
sigaretta fino alla ricerca su Covid-19. Il risultato è
pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze
(Pnas) dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital a
Boston, negli Stati Uniti.
    “Questo modello delle basse vie respiratorie è unico nel suo
genere”, spiega il bioingegnere Y. Shrike Zhang. I modelli
precedenti, infatti, si basavano su superfici piatte, spesso
realizzate con materiali plastici che non permettevano di
riprodurre fedelmente la curvatura e l’elasticità degli alveoli
naturali. Per superare questi limiti, i ricercatori di Boston
hanno popolato le loro superfici respiratorie coltivando in 3D
due diversi tipi di cellule (una versione semplificata rispetto
ai 42 tipi cellulari presenti nei polmoni). In futuro questi
alveoli su chip potranno essere ulteriormente perfezionati
incorporando nuove tipologie cellulari, in modo da renderli
sempre più simili ai polmoni umani. I ricercatori hanno già
iniziato a usarli per studiare gli effetti del virus SarsCoV2 su
crescita e sviluppo delle cellule polmonari, mostrando il
possibile impatto di farmaci come remdesivir.
    “Per quanto riguarda Covid-19 – aggiunge Zhang – abbiamo avuto
tempi strettissimi per sviluppare terapie. Nel futuro, se avremo
pronti questi nuovi modelli di studio, potremo usarli per
sperimentare nuove cure in situazioni di emergenza in cui la
possibilità di fare sperimentazioni cliniche è limitata”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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