Roma, mercoledì 8 febbraio 2023 – Sono 2 milioni i giovani fra i 16 e i 35 anni che hanno una patologia andrologica che, in 1 caso su 10, potrebbe compromettere la fertilità. Meno del 5% dei giovani uomini si è sottoposto almeno una volta a una visita dall’andrologo. Sebbene sempre più legati alle nuove tecnologie, manca nei giovani la consapevolezza e la conoscenza non solo dei disturbi sessuali, ma anche delle oltre 30 malattie sessualmente trasmissibili. Tanto che la maggior parte arriva ad elencare soltanto l’AIDS. Per questo la SIA lancia la campagna biennale di sensibilizzazione andrologica #e-SIA-prevenzione, rivolta ai giovani che frequentano autoscuole e studi di consulenza e a chi fa parte dell’Esercito Italiano e della Croce Rossa Italiana (CRI).
Attraverso i social, materiali scaricabili online, conferenze informative e con il coinvolgimento dei medici durante la visita della patente e di medici e infermieri durante i colloqui con i giovani militari, sarà possibile accedere a contenuti informativi come InformAndro, piattaforma dedicata ad approfondire le diverse patologie andrologiche. Durante la campagna sarà possibile partecipare, online o su smartphone, a un’indagine IULM che analizzerà le conoscenze dei giovani italiani in andrologia, i comportamenti a rischio, gli ostacoli a una corretta prevenzione. Durante la campagna si terrà anche la Giornata Andrologica di Primavera, un grande appuntamento dedicato all’informazione e prevenzione andrologica in concomitanza con il Congresso Nazionale SIA, in programma a Roma il prossimo giugno.
“Non può capitare nulla”. È la preoccupante convinzione con cui i giovani maschi approcciano le problematiche andrologiche e le malattie sessualmente trasmissibili. Non se ne preoccupano perché semplicemente non le conoscono, nonostante siano online praticamente tutto il giorno. Le informazioni sui rischi e sui pericoli per la salute sessuale maschile, infatti, sono spesso sommarie: ad esempio solo un ragazzo su 5 è consapevole che le malattie andrologiche possano causare infertilità. E, addirittura, oltre il 50% dei ragazzi, soprattutto i più giovani, delle 30 e più malattie sessualmente trasmissibili, arriva ad elencare soltanto l’AIDS/HIV. Non stupisce quindi che meno del 5% degli under 35 si è sottoposto a un controllo andrologico, soprattutto da quando non c’è più la visita di leva, con il rischio di arrivare alla diagnosi di un problema molto tardi.
Alla luce di questi dati preoccupanti diffusi dalla Società Italiana di Andrologia (SIA), per migliorare le conoscenze dei giovani e diffondere la prevenzione andrologica, la SIA ha chiamato i rinforzi e ha chiesto l’intervento dell’Esercito Italiano e della Croce Rossa Italiana (CRI). La nuova campagna di sensibilizzazione #e-SIA-prevenzione coinvolgerà infatti, nei prossimi due anni, proprio i giovani militari, la CRI, ma anche tutti i ragazzi che frequenteranno o si rivolgeranno a una delle oltre 2.500 tra autoscuole e studi di consulenza automobilistica dell’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica (UNASCA), che aderisce alla campagna assieme alla Società Italiana Medici Certificatori (SIMCE). L’iniziativa sarà anche l’occasione per un’indagine in collaborazione con l’International University of Languages and Media (IULM), che consentirà uno studio sociologico e statistico sul tema della prevenzione e diffusione delle malattie andrologiche fra i giovani; la campagna culminerà a giugno 2023 con la Giornata Andrologica di Primavera, un grande appuntamento dedicato all’informazione che si terrà a Roma in concomitanza con il Congresso Nazionale SIA.
“La campagna di sensibilizzazione andrologica #e-SIA-prevenzione vuole intercettare i giovani e far capire loro che devono e possono rivolgersi all’andrologo senza paura – spiega Alessandro Palmieri, Presidente SIA e Professore di Urologia alla Università Federico II di Napoli –. Sono 2 milioni gli under 35 con un problema andrologico, ma solo 1 su 5 sa che può compromettere la fertilità, solo il 33% dei diciottenni maschi, per esempio, usa sempre il profilattico, pochissimi hanno chiaro cosa siano le malattie a trasmissione sessuale: per oltre il 50% esiste solo l’AIDS. I ragazzi di oggi hanno le stesse conoscenze e le stesse idee di quelli di 10 anni fa, con l’aggravante che oggi la tecnologia consente un’informazione continua – avverte Palmieri -. Il fattore tempo è dunque fondamentale per evitare che patologie banali diventino irreversibili. Purtroppo molti pazienti con malattie congenite o acquisite dell’apparato riproduttivo e sessuale per vari motivi, dalla disinformazione alla timidezza e la scarsa confidenza, non si rivolgono all’andrologo e raramente ne parlano ai medici di medicina generale, finendo anche per sviluppare ansie e fobie di ogni tipo”.
La campagna si rivolge sia ai giovani militari, che, con l’aiuto dei medici e degli infermieri, saranno coinvolti anche come testimonial in spot su web e social di SIA e attraverso conferenze informative in Accademie, Scuole, Comandi e Caserme dell’Esercito Italiano, sia alle varie componenti della Croce Rossa Italiana. Entrambi potranno accedere ai materiali informativi resi disponibili online e aumentare le conoscenze sulle patologie andrologiche.
“Da sempre l’Esercito Italiano è molto attento alla salvaguardia della salute dei giovani ed è quindi veramente un piacere poter collaborare ad un’iniziativa così meritoria – dichiara il Tenente Generale Massimo Barozzi dell’Esercito Italiano -. Anche come medico, sono ben consapevole dell’importanza delle campagne di medicina preventiva, e in particolare in un settore misconosciuto e sottovalutato da parte della popolazione maschile italiana, ma molto spesso foriero di problematiche che possono avere serie conseguenze sulla salute, fisica e psicologica, e sulla qualità della vita e che possono essere in molti casi evitate con semplici interventi terapeutici. Un’adeguata informazione ed educazione sanitaria, come quella che sarà garantita da questa campagna, è quindi fondamentale”.
“Da sempre la Croce Rossa Italiana è attiva in progetti e campagne di prevenzione volti a tutelare la salute pubblica e a promuovere stili di vita sani – aggiunge Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana -. Per questa ragione, abbiamo accolto con favore la proposta della Società Italiana di Andrologia di collaborare a questa iniziativa, volta ad informare i giovani sui rischi e sulla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. Questa campagna ha il duplice scopo di rendere più consapevoli gli under 35 sulle cause e sugli effetti di questo tipo di patologie ma anche di misurare le loro conoscenze a riguardo. Due elementi fondamentali per promuovere un’educazione alla salute inclusiva e responsabile”.
La campagna inoltre vede la partecipazione di oltre 2.500 autoscuole e agenzie di pratiche automobilistiche di UNASCA, con cui vengono in contatto moltissimi giovani nella fascia dai 16 ai 35 anni per conseguire una patente di guida o gestire documenti relativi ai propri mezzi di trasporto: nelle autoscuole e agenzie e sui loro siti, oltre che sul sito web UNASCA, sarà possibile accedere ai materiali informativi o scaricarli, inoltre i medici SIMCE durante la visita per la patente informeranno i giovani in merito alla campagna.
“Siamo lieti di partecipare a questa iniziativa, perché si tratta di una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione di grande significato e utilità sociale, volta a tutelare le nuove generazioni”, commenta Antonio Datri, Presidente di UNASCA.
Le autoscuole e studi consulenza automobilistica, così come Esercito e la Croce Rossa Italiana, informeranno infatti i giovani anche in merito all’indagine in collaborazione con IULM per valutare le conoscenze, le difficoltà, le esperienze in materia di malattie andrologiche così come gli ostacoli alla prevenzione e i comportamenti a rischio. Online su web o su smartphone i partecipanti potranno rispondere a un questionario che prevede 30 domande a cui se ne aggiungono 15 per la/il partner.