Lettera sulla Pinguedine di William Banting, manuale di auto aiuto per gentiluomini obesi. Il primo esempio di dieta fondata sul controllo delle calorie
Così scrive William Banting, impresario di pompe funebri vissuto in età vittoriana, in questo pamphlet molto noto nel mondo anglosassone, tradotto per la prima volta in italiano. Banting, gravemente obeso, si rivolse al dottor Harvey, che gli prescrisse una dieta basata su alimenti ricchi di proteine come carne e pesce, vietando completamente birra, pane, latte e zucchero. Con sua grande sorpresa, Banting perse rapidamente 21 chili.
Soddisfattissimo del risultato e desideroso di aiutare altre persone, nel 1863 Banting descrisse la sua esperienza nella Lettera sulla corpulenza indirizzata al pubblico, che pubblicò inizialmente a sue spese. Nel giro di due anni l’opuscolo, e la dieta in esso contenuta, divennero così popolari che nella lingua inglese comparve il verbo to bant che significa ‘stare a dieta’, ma la comunità scientifica dell’epoca ritenne i principi che ne erano alla base assolutamente privi di fondamento. A distanza di centocinquanta anni i principi del regime alimentare di Banting sono alla base di tutte le diete basate sulla restrizione delle calorie.
Un libro per conoscere le basi della dieta contemporanea, per chi ama la letteratura vittoriana e sa cogliere l’ironia dietro le parole.
WILLIAM BANTIG nacque a Londra nel 1796 da una ricca famiglia di imprenditori inglesi, che operava nel campo delle onoranze funebri, occupandosi anche dei membri della famiglia reale. Nel 1862, all’età di 66 anni, pesava più di 90 chili pur essendo alto solo un metro e sessantacinque e aveva gravi problemi di deambulazione. Dopo la dieta non riprese più peso, e morì all’età di 81 anni.