Pubblicato il: 09/03/2020 15:59
“New York è una destinazione per ogni stagione e noi supportiamo i nostri partner in periodi tipicamente di minore afflusso turistico, come il primo e il terzo trimestre dell’anno. Non solo. E’ una città che può offrire esperienze uniche e autentiche anche negli altri 4 distretti che, insieme a Manhattan, ne fanno parte”. Parola di Chris Heywood, executive vicepresident Global communications di Nyc & Company, ente ufficiale di promozione turistica di New York City.
E proprio per favorire la destagionalizzazione, sono molte le iniziative messe in campo, come le ‘Weeks’ che permettono di mangiare in ristoranti di livello a prezzi concordati o di assistere ai famosissimi musical di Broadway in formula ‘2 al prezzo di 1’. “La ‘Nyc Restaurant Week’, che in questo 2020 compie ben 28 anni, è uno dei programmi di dining più celebri al mondo. Nell’ultima edizione, ha proposto oltre 350 locali e 34 diversi tipi di cucina. Il prossimo appuntamento è dal 20 luglio al 16 agosto”, afferma.
“C’è poi la ‘Nyc Broadway Week’ – prosegue – lanciata per la prima volta nel 2011, che supporta l’‘industria’ di Broadway e complessivamente ha venduto più di 1,5 milioni di biglietti generando più di 106 milioni di dollari di entrate. Si tiene due volte l’anno, in inverno e in estate, e la prossima sarà dall’8 al 21 settembre”.
“Un’altra grande iniziativa per gli amanti del teatro – assicura Heywood – è la ‘Nyc Off-Broadway Week’, che dà accesso, sempre in formula ‘2 al prezzo di 1’, ad altri show in scena negli altri quartieri di New York. Da quando è stata lanciata, nel 2009, ha generato 3,8 milioni di dollari di guadagno grazie alla vendita di oltre 105mila biglietti. Tornerà, nella seconda edizione dell’anno, dal 28 settembre al 18 ottobre”.
“Il programma più recente, nato lo scorso anno, è la ‘Nyc Must-See Week’, che dà a turisti e residenti l’opportunità di accedere a costi vantaggiosi ad attrazioni culturali e artistiche e a tour. Si tiene in inverno e quest’anno ha offerto 70 proposte”, dice. “Questi programmi, uniti alle tariffe più basse dell’anno negli hotel, rappresentano, dunque, ottime ragioni per visitare New York anche in altri periodi e godere del meglio che la città ha da offrire”, sottolinea.
Destagionalizzazione, dunque, ma anche scoperta dei luoghi meno noti della città, al di fuori di Manhattan, che si stanno sempre di più aprendo al turismo. “Uno dei nostri principali obiettivi – ricorda l’executive vicepresident di Nyc & Company – è sempre stato proprio quello di incrementare le visite in tutti e 5 i boroughs, in particolare nei meno noti, ‘gemme nascoste’ che offrono ai visitatori molte opportunità, dal foos alla cultura, dallo sport alla natura”.
“E l’interesse crescente verso queste aree – fa notare – ha favorito lo sviluppo alberghiero, così oggi sono disponibili molte più strutture ricettive fuori Manhattan. Fra il 2015 e il 2019, a New York City hanno aperto 139 hotel, di cui 51 fuori Manhattan, e altri 65 ne sorgeranno nel prossimo futuro, per un totale di 8.400 camere. La crescita della capacità alberghiera ha favorito permanenze più lunghe, favorendo un indotto commerciale e occupazionale”.
Tutti i boroughs fuori Manhattan hanno qualcosa di interessante e inaspettato da offrire ai turisti. “Staten Island – elenca – è diventata meta di shopping da quando, lo scorso anno, ha aperto l’unico outlet della città. Queens è un vero paradiso per i foodies, che possono andare alla scoperta delle più autentiche cucine etniche a bordo di un trenino, e ospita anche musei e attrattive culturali. Il Bronx, la zona più a nord, è una meta family-friendly con il celebre Zoo e i Giardini botanici, che si trovano vicino a Arthur Avenue, considerata la vera ‘Little Italy’”.
“Poi, naturalmente, c’è Brooklyn, molto amata – osserva – dai turisti italiani, anche nel suo volto ‘fricchettone’, come Williamsburg o Bushwick, pieni di street art e negozi vintage. Innumerevoli i ristoranti, e poi i parchi, la spiaggia di Coney Island e la famosa vista dello skyline di Manhattan sulla passeggiata Brooklyn Heights”.
E sono molte le novità, sul fronte culturale, che in questa città sempre nuova e sempre in movimento, attendono il visitatore in questo 2020. A cominciare dal 150° anniversario del Metropolitan Museum, uno dei più importanti musei del mondo. “Una ricorrenza celebrata con una serie di iniziative, come la riapertura, nei giorni scorsi, delle rinnovate British Galleries, con 700 opere in mille metri quadrati. Evento principale sarà la mostra ‘Making the Met 1870-2020’ che aprirà il 30 marzo fino al 2 agosto, un viaggio immersivo e provocatorio nella storia del museo”, continua.
“Oltre al Met – aggiunge – il 2020 segna una data importante anche per altre due grandi istituzioni culturali: l’American Museum of Natural History, che celebra il 150° anniversario, e il 125° della New York Library. E anche la celebre maratona di New York compie 50 anni”.
Fra le novità di questo 2020, anche un nuovo osservatorio in Hudson Yards: Edge, il più alto pontile panoramico outdoor dell’emisfero ovest, a 345 metri, in apertura l’11 marzo. Inaugurati da pochi mesi, inoltre, nuovi spazi dedicati alla fotografia: Fotografiska New York e l’International Center of Photography. Ancora, novità ad Harlem per l’iconico Apollo Theatre, che per la prima volta si espande e in autunno riaprirà come Apollo Performing Arts Center, con due nuovi palcoscenici, un hotel e molto altro.
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