(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Nel 2021 tornano a crescere le
imprese artigiani con quasi 9mila attività in più nei primi nove
mesi rispetto alla fine del 2020 (+0,67%). Il dato arriva da
un’analisi Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui
dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio che
sottolinea come per effetto di questa progressione, al 30
settembre il perimetro del settore si sia attestato 1.295.221
mila unità.
“La ripresa economica sospinge la risalita del settore
artigiano, ambito importante dell’economia nazionale”,
sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Questo
significa che tra gli italiani c’è un rinnovato ottimismo, una
voglia di ‘fare’, mettendosi in proprio, che mi auguro si
protragga nei prossimi mesi”.
Alla base dell’ampliamento della platea artigiana ci sono
la forte ripresa del settore delle Costruzioni (+8.795 unità nel
periodo, per una crescita dell’1,80%) e la dinamicità dei
Servizi di supporto alle imprese (+1.287 imprese per un aumento
del 2,29% nei nove mesi considerati). Non tutti i settori, però,
sembrano aver risentito degli effetti della ripresa economica in
atto. Cali si registrano nel Trasporto e magazzinaggio (-930
imprese artigiane pari a una variazione del -1,16%), e,
soprattutto, nelle Attività manifatturiere (-2.008 imprese, pari
al -0,70%).
La geografia dell’artigianato guadagna terreno soprattutto
in Lombardia, prima regione per crescita in valore assoluto, con
un saldo di 1.770 imprese artigiane in più nei nove mesi
(+0,73%). A seguire nella classifica regionale, tutte con un
incremento di oltre 1.000 imprese, troviamo Piemonte (+1.192 e
+1,04% in termini relativi), Lazio (1.066 e +1,11%) e Campania
(+1.009 e +1,45%). In termini di dinamismo, è invece la Valle
d’Aosta (+2,58% corrispondenti a 91 imprese in più) a far
segnare la spinta più sostenuta. (ANSA).
Fonte Ansa.it