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ARTICO senza ghiaccio a Ottobre: i rischi per L’INVERNO 2020/2021

C’è sempre stato molto dibattito sugli effetti della mancanza di ghiaccio marino artico nell’andamento della stagione invernale. Sono stati effettuati molti studi e tutti puntano in una direzione simile: il deficit di ghiaccio marino ha effetti sulla corrente a getto (e viceversa, a causa di meccanismi di feedback).

La corrente a getto, per chi non ricordasse di cosa si tratta, è un potente flusso d’aria che scorre a circa 8-11 km di altitudine. Scorre da ovest a est attorno all’intero emisfero, influenzando la distribuzione di alte e basse pressioni e in tal modo influenzando anche le condizioni meteorologiche a livello del suolo.

Il movimento da ovest verso est prende il nome di “flusso zonale”, se da nord a sud “flusso settentrionale”, viceversa “flusso meridionale”. La corrente a getto è alimentata dalla differenza di temperatura tra il freddo artico e le regioni meridionali/tropicali più calde. Se l’Artico si riscalda, il gradiente termico nord-sud diminuisce e la corrente a getto perde forza.

La corrente a getto risente delle variazioni del ghiaccio marino artico

L’idea generale alla base dello scioglimento del ghiaccio marino è che l’acqua libera senza ghiaccio può diventare più calda se esposta al sole e temperature costantemente superiori al normale. Condizioni che, per chi non lo sapesse, stiamo osservando piuttosto spesso quest’anno. Significa che le temperature artiche stanno salendo, riducendo potenzialmente il gradiente di temperatura Artico-Tropici indebolendo in tal modo la corrente a getto.

Se la corrente a getto è debole significa che può essere facilmente interrotta e gli scambi meridiani possono diventare più frequenti. Ciò può causare condizioni meteorologiche più dinamiche ed estreme, ciò perché l’aria più fredda può muoversi più liberamente da nord verso latitudini temperate mentre l’aria calda segue il percorso inverso.

Ma quando arriva l’inverno abbiamo anche altri fattori che mascherano o invertono gli effetti potenziali della fusione del ghiaccio marino. Il primo fattore è che durante l’Inverno, ovviamente, il ghiaccio marino artico si riforma limitando l’esposizione delle acque a sole e temperature più elevate. Il secondo fattore è il vortice polare stratosferico: un vortice polare forte può influenzare la corrente a getto e potenzialmente renderla più forte, portando Inverni teoricamente più miti tra il nord America e l’Europa. Poi ci sarebbe un terzo fatto, ossia l’influenza dell’ENSO.

Quindi possiamo sapere con certezza che l’attuale mancanza di ghiaccio marino avrà effetto in una certa misura, ma è difficile dire esattamente come e quanto. Anche un piccolo cambiamento o uno spostamento dalle condizioni attuali può avere un effetto a cascata su tutto l’inverno, noto anche come effetto farfalla. A volte sono i piccoli cambiamenti come questo che possono far sì che una stagione meteorologica sia diversa dal previsto, sfidando le previsioni stagionali.

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