Il grande freddo della scorsa settimana, che ha colpito il Midwest e gli stati nord-orientali degli USA, ha lasciato lo spazio ad abbondanti nevicate. Il maltempo è stato innescato dal passaggio di una profonda circolazione depressionaria, che ha interagito con l’aria molto fredda presente nei bassi strati.

Un’estesa perturbazione ha così attraversato da ovest verso est buona parte degli stati centro-settentrionali americani. La presenza del gelo al suolo al suolo ha consentito così la caduta di neve sulle grandi pianure, ma anche sulla costa orientale.
Bufere di neve si sono abbattute nella zona dei grandi Laghi, nel nord-est degli Stati Uniti per poi coinvolgere buona parte della East Coast. La neve ha imbiancato anche Washington e soprattutto New York, dove lo spessore della nevicata potrebbe aver raggiunto il mezzo metro d’accumulo.
Nonostante il lieve rialzo termico, i fortissimi venti con la nevicata sono causa del cosiddetto wind chill. Poca la gente che è uscita fuori casa. Il sindaco della Grande Mela Bill de Blasio ha dichiarato lo stato di emergenza, limitando tutti gli spostamenti solo a quelli essenziali.
Fortissimi i disagi riscontrati al trasporto aereo: circa il 70-80% dei voli negli scali di JFK, LaGuardia e Newark sono stati cancellati. La grande nevicata ha costretto inoltre a sospendere appuntamenti per fare i vaccini per il Covid: tutti i maxi-centri vaccinazioni della città sono stati chiusi.
Il maltempo inizierà ad attenuarsi nell’East Coast solo nelle prossime ore, grazie all’allontanamento della perturbazione verso l’Atlantico. Altre nevicate colpiranno gli stati nord-orientali, con nuovi impulsi d’aria gelida in discesa dal Canada.