Analogamente a quanto accaduto a fine giugno, anche il meteo di questo inizio luglio sta mostrando il suo lato più caldo. L’anticiclone africano ha da tempo messo radici sul Mediterraneo e, di tanto in tanto, convoglia masse d’aria roventi d’estrazione sub sahariana verso parte dell’Italia.
A risentire maggiormente dei flussi d’aria africana sono le regioni centro-meridionali ed in particolare la Sicilia. Qui la colonnina di mercurio ha raggiunto a più riprese, in alcune località, i 45 gradi. Il Nord Italia è solo a tratti lambito dalle correnti sahariane e più spesso interessato da correnti più miti oceaniche.
Tra caldo e temporali
Lo scontro tra l’alito rovente africano e i flussi oceanici si traducono in fasi temporalesche dove non mancano fenomeni occasionalmente intensi. Sarà questa la situazione dei prossimi giorni, con l’Italia divisa in due fra il grande caldo al Centro-Sud e temporali incombenti sulle regioni settentrionali.
Giovedì 8 luglio ci sarà un’escalation di temporali su tutto il Nord Italia, per il passaggio del cavo d’onda legato alla saccatura in lento movimento dall’Europa Occidentale verso le nazioni centrali del Continente. Nel contempo, il grande caldo toccherà l’apice sulle regioni meridionali.
Sul finire della settimana la bolla sahariana retrocederà più a sud, consentendo l’ingresso di correnti più gradevoli dai quadranti settentrionali che dilagheranno sull’intera Penisola. Sarà questo l’antipasto di un più cospicuo cambiamento che vedremo, molto probabilmente, la prossima settimana.
Prima ci sarà però un ultimo colpo di coda del bollente anticiclone africano tra la domenica e l’inizio di settimana, con una nuova imponente massa d’aria rovente che, dopo aver invaso la Spagna, punterà all’Italia Centro-Meridionale.
Quest’ultimo forcing africano sarà seguito dalla penetrazione di una saccatura atlantica che prima sprofonderà sulla Penisola Iberica e poi entrerà in azione sul Mediterraneo isolando un vortice che potrebbe poi transitare sull’Italia.
Si andrebbe a generare un’anomalie considerevole, con l’alta pressione a nord, come succede d’inverno, e la bassa pressione nel cuore del Mediterraneo, ma siamo a luglio, e ciò non è affatto normale. Ma tutto questo potrebbe derivare dai cambiamenti del clima.