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Meteo Italia al 23 marzo: freddo, neve, insomma Inverno

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Volendo prendere in considerazione le attuali proiezioni meteo climatiche dei modelli matematici di previsione non possiamo far altro che confermare le analisi precedenti: si procede spediti verso il più classico colpo di coda dell’Inverno. Ricordiamoci che marzo è un mese estremamente dinamico, non a caso viene definito “pazzerello”. Dinamicità tipica delle stagioni di transizione, in questo caso il passaggio tra l’Inverno e la Primavera può riservare sorprese da un giorno all’altro.

Ciò che è importante evidenziare è il sostanziale allineamento modellistico, ovvero i più autorevoli centri di calcolo internazionali puntano in direzione del freddo. A livello barico dovremmo assistere alla migrazione di un ramo del Vortice Polare est, contestualmente la minore attività depressionaria in Nord Atlantico lascerebbe strada libera alla proiezione meridiana dell’Alta Pressione delle Azzorre.

La strutturazione del blocco anticiclonico, che ovviamente inibirebbe il flusso zonale, sfocerebbe in una possente irruzione artica (addirittura artico-continentale) verso sud. Carte alla mano l’Italia potrebbe rappresentare uno degli obbiettivi principali, ma il grado di coinvolgimento dipenderà da una serie di fattori che andremo a valutare nei prossimi giorni.

Il meteo verso il 23 marzo

IL METEO A BREVE TERMINE

Nel frattempo ci stiamo avviando verso un nuovo miglioramento delle condizioni meteo. Gli strascichi instabili, tipicamente primaverili, persisteranno su alcune regioni d’Italia anche nella giornata di mercoledì. Trattandosi d’instabilità ci aspettiamo degli scrosci di pioggia principalmente nelle ore centrali o comunque pomeridiane, senza escludere occasionali temporali nelle zone interne.

Il miglioramento verrà indotto dall’espansione di un potente Anticiclonico che oltre al bel tempo porterà un nuovo aumento delle temperature. Rispetto al periodo precedente, è bene ripeterci, l’Alta Pressione risulterà più schiacciata sui paralleli a causa di una temporanea accelerazione del flusso umido oceanico. Correnti provenienti da ovest, quindi, che avranno qualche incidenza anche sul Nord Italia e lungo il versante tirrenico.

Importante evidenziare un altro elemento: l’accelerazione del flusso zonale sarà conseguenza della migrazione di un ramo del Vortice Polare verso est. Stiamo parlando della manovra descritta precedentemente e che poi dovrebbe condurci alla strutturazione del blocco anticiclonico.

FREDDO E NEVE

Dirvi, oggi, quali potrebbero essere gli effetti – in termini di freddo e di precipitazioni – sulle nostre regioni non avrebbe senso. Anzitutto dovremo attendere conferme sull’esatta dinamica barica, dopodiché si potrà ragionare sulla traiettoria d’ingresso dell’aria fredda.

Al momento possiamo ipotizzare, dopo aver valutato attentamente le proiezioni modellistiche, un coinvolgimento di tutte le nostre regioni anche se le Centro Settentrionali potrebbero risultare in pole position. L’entità del freddo potrebbe essere notevole, tale da incentivare nevicate a bassa o addirittura bassissima quota.

Le proiezioni termiche evidenziano, già tra una settimana, un corposo abbassamento delle temperature e le anomalie potrebbero attestarsi mediamente tra i 3 e i 5°C. Vedremo, fatto sta che il colpo di coda dell’Inverno potrebbe rappresentare un evento importante.

IN CONCLUSIONE

Dovremo essere prudenti, visti i pregressi sappiamo fin troppo bene che certe configurazioni necessitano di tutte le conferme del caso.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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