POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Fino ad oggi abbiamo avuto la possibilità di apprezzare i primi tepori primaverili. Ora sta cambiando tutto, i modelli matematici di previsione confermano un trend meteo climatico diametralmente opposto, ovvero un lungo periodo caratterizzato da freddo e da vari assalti depressionari.
La novità sostanziale sarà la migrazione dell’Alta Pressione più a ovest e la strutturazione di un muro anticiclonico capace di porre un freno alle correnti oceaniche. Contestualmente si metteranno i movimento masse d’aria fredda dal Circolo Polare Artico, aria fredda che punterà verso sud e impatterà in varie occasioni il Mediterraneo centro occidentale.
L’Italia, lo avrete intuito, dovrebbe rappresentare uno degli obbiettivi principali degli impulsi artici e le conseguenze – in termini di temperature e precipitazioni – non si faranno attendere. Permangono delle differenze modellistiche circa la traiettoria d’ingresso del freddo e al momento si tratta di diversità di vedute che potrebbero portare esiti meteorologici differenti. Anche e soprattutto per le nostre regioni.
IL METEO A BREVE TERMINE
Il cambiamento è già iniziato, non vi sarà certamente sfuggito. Abbiamo avuto, nonostante la presenza dell’Alta Pressione, una vivace ventilazione occidentale – evidentemente di matrice oceanica – che ha provocato il transito di nubi più o meno consistenti alle quali si associavano – nelle ultime ore – locali precipitazioni.
Attualmente stiamo registrando un progressivo spostamento della struttura anticiclonica, spostamento in direzione ovest e verso nord, tant’è che domenica transiterà un primo nucleo d’aria fredda foriero di un rapido ma consistente peggioramento in gran parte d’Italia. Peggioramento che dovrebbe causare fenomeni più consistenti al Centro Sud e nei versanti nord dell’arco alpino, in quest’ultimo caso si tratterà di abbondanti nevicate.
Neve che cadrà anche sulla dorsale appenninica perché trattandosi di nucleo freddo registreremo un calo abbastanza vivace delle temperature. Possiamo concludere l’analisi del breve termine dicendovi che si tratterà di un antipasto, in vista del cambiamento ben più marcato che avverrà nei prossimi 7-10 giorni.
COLPO DI CODA DELL’INVERNO
Ormai non sembrano esserci più dubbi sull’inizio di un lungo periodo perturbato e caratterizzato dal transito di vari impulsi d’aria fredda. La configurazione barica europea rimarrà tale probabilmente sino a fine mese, ciò significa che avremo svariate occasioni per colpi di coda dell’Inverno.
In realtà, come già sottolineato nell’approfondimento di ieri, permangono delle diversità di vedute modellistiche importanti. GFS, ovvero il modello matematico americano, continuano a proporci un diretto coinvolgimento dell’Italia, il ché ovviamente porterebbe ad avere scenari invernali più duraturi e convincenti.
Il modello matematico europeo ECMWF, invece, continua a proporci una deriva occidentale dell’aria fredda – almeno in prima istanza – ma al contempo tale deriva potrebbe condurci allo sviluppo di un profondo vortice ciclonico foriero di forte maltempo. A prescindere dall’una o l’altra soluzione quel che possiamo dirvi è che il tempo sarà spesso perturbato e a tratti anche freddo.
IN CONCLUSIONE
Marzo, come sempre, si appresta a ricordarci che l’Inverno è sì in fase di catalogazione ma avrà ancora tempo e modo di portarci i classici colpi di coda.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.