Gli scienziati avvertono costantemente che il clima cambia, che la temperatura aumenta, che nel futuro avremo condizioni meteo sempre più estreme. In questi giorni, nel Mediterraneo orientale è in atto la peggiore ondata di calore mai registrata. Questo è meteo estremo.
Si dice che il clima mediterraneo sta assumendo alcune caratteristiche che troviamo nei climi tropicali. Inoltre, nel fine Estate, le sue acque superficiali diventano molto calde. Talvolta si registrano valori fin sino i 30°C anche in Italia.
Ma la domanda che ci poniamo è se si formeranno nel futuro dei veri uragani anche nel Mediterraneo.
Si possono fare solo ipotesi, ma il rischio appare concreto, anche se non avremo mai fenomeni meteo come nel Golfo del Messico, etc..
Nel Mediterraneo, sempre più spesso nell’ultimo decennio, abbiamo osservato dei T.L.C., o quantomeno delle aree in formazione di tale fenomeno atmosferico. Un fenomeno detto anche Medicane, dalla fusione dei termini inglesi MEDIterranean hurriCANE.
I cicloni mediterranei sono noti soprattutto come T.L.C. (Tropical Like Cyclones) ovvero cicloni di tipo tropicale. Essi sono in tutto e per tutto simili a quelli delle zone tropicali, ma decisamente meno violenti.
Si caratterizzano morfologicamente per una struttura a spirale delle nubi con occhio molto ben delineato e persistente, circondato da una muraglia di nubi torreggianti e con moti di aria calda discendente.
Nel settembre 2018, il ciclone mediterraneo Xenophon – Zorbas ha interessato la Grecia causando ingentissimi danni. Questo è stato il T.L.C. che ha causato i maggiori danni nell’ultimo ventennio nel Mediterraneo, soprattutto perché ha interessato vaste aree costiere e terre emerse.
Anche nel 2014 un ciclone devastante si è avuto nel Mediterraneo, ha lambito la Sicilia, ma ha investito con la massima violenza Malta, causando ingentissimi danni e vittime. Era il ciclone Qendresa.
Ma di T.L.C. nel Mediterraneo se ne annoverano diversi altri. Abbiamo raccolto alcune foto satellitari che proponiamo.
Ebbene, la causa di tali eventi meteo estremi è attribuibile anche alle acque calde dei mari.
Alla luce dei fatti, con il riscaldamento delle stagioni estive, e quindi dei mari, potremmo avere un aumento di frequenza di T.L.C. nel Mediterraneo, oltre che della loro intensità.
Fonte meteogiornale.it