Maggio inizia con meteo decisamente burrascoso sull’Italia, ma non per tutti. Le regioni del Sud godono degli effetti di un promontorio anticiclonico che comporta non solo meteo più stabile, ma anche soprattutto tanto caldo con temperature che raggiungono punte superiori ai 30 gradi.
Una vasta area di bassa pressione si protende dall’Europa Settentrionale verso i paesi centrali del Continente ed in direzione della Penisola Iberica. Questo sbilanciamento della saccatura comporta il richiamo di correnti sud-occidentali in quota verso l’Italia.
Tale flusso di sud-ovest si manifesta molto instabile al Nord, mentre invece ha caratteristiche diverse al Centro-Sud. In questo frangente, lungo il canale di correnti sud-occidentali sta viaggiando un attivo sistema frontale che porta meteo inclemente al Nord Italia.
Forti precipitazioni sono in rotta dal Nord-Ovest verso il Nord-Est in questo sabato primo maggio e non sono da escludere locali nubifragi. Nella giornata del 30 aprile si è già avuta un’anteprima instabile, con qualche forte isolato forte temporale in Val Padana tra la Lombardia sud-orientale e la pianura veneta.
La parte meno intensa della perturbazione è causa di un peggioramento in atto anche sul Centro Italia, specie su aree tirreniche ed appenniniche. Più protetti i versanti adriatici ed anche il Sud Italia, ma anche in queste zone potrà aversi qualche piovasco o isolato rovescio.
Parziale miglioramento domenica
Il fronte perturbato lascerà l’Italia domenica spostandosi verso il comparto carpatico-danubiano. Correnti più fresche penetreranno sull’Italia, mantenendo condizioni d’instabilità che nel corso della giornata esploderà soprattutto sul Nord Italia a ridosso delle Alpi, con rischio di temporali anche in pianura.
Il meteo domenicale sarà decisamente migliore al Centro-Sud, con probabile generale assenza di precipitazioni e presenza di ampie schiarite. L’aria più fresca che affluirà dai quadranti occidentali porterà un generale calo termico anche al Sud, pur con ultimi picchi termici elevati sui settori ionici ed in Sicilia.