Pubblicato il: 08/10/2019 15:33
Chi non si è mai seduto su un panchetto girevole di una macchinetta per le fototessere a farsi 4 scatti per i documenti? Sicuramente milioni di italiani e dietro quella classica cabina rossa c’è un’azienda totalmente made in Italy che a buon diritto si può considerare un’eccellenza nel panorama nazionale: Dedem Group, sede ad Ariccia (Roma), 500 dipendenti su tutto il territorio nazionale, fatturato previsto nel 2019 a 80 mln di euro.
La storia di Dedem, però, va molto oltre le cabine per fototessere, una produzione che con l’avvento dei device portatili e della ‘smaterializzazione’ di alcuni documenti, sembrava destinata ad esaurirsi. Invece, grazie a una politica di espansione in settori ‘lontani’ dal fotografico come l’intrattenimento dei piccoli (leisure) e ad altissimo contenuto di innovazione come l’additive manufacturing (la stampa in 3D), l’azienda ha dato prova di una notevole capacità di auto-rigenerazione. E se i prossimi due anni, 2020 e 2021, saranno di “consolidamento -come spiega ad Adnkronos/Labitalia Alberto Rizzi, giovane ingegnere, amministratore delegato di Dedem spa– l’obiettivo ambizioso, e speriamo meritato, nel triennio è di arrivare alla quotazione in borsa”.
“Dedem è nata in Italia nel 1962 -ricorda Rizzi- e ha fotografato gli italiani per oltre 50 anni. Nel 2012 ha deciso di iniziare un processo di riorganizzazione e diversificazione e nel 2016 ha acquisito il primo competitor nell’ambito delle fototessere nella zona del Nord Italia, la Photoplus srl. Sempre nei primi anni 2000 è entrata nel mondo leisure, attraverso un’azienda di Reggio Emilia la Memopark, un marchio storico nato dall’esperienza dei vecchi maestri giostrai che in quella zona avevano un expertise eccezionale. Proprio nel mese di ottobre di quest’anno Memopark è diventata Dedem spa tramite la controllata Leisure Group Italia, per avere una maggior capacità di penetrazione nei mercati internazionali”.
Questo perché, spiega Rizzi, “la produzione dei kiddie ride (i giochi per i bambini) richiede competenze specifiche e una creatività tipica del made in Italy, ma avere alle spalle un gruppo importante ha permesso una maggiore espansione verso i mercati esteri soprattutto America, Sud America, Paesi Arabi e Asia”.
Dedem ha creato ad oggi 25 locali Fec (family entertainment center) nei principali centri commerciali. Non solo. “Per consolidare la sua posizione ha acquisito sempre quest’anno il principale competitor che è Happy Center Services, confluita di fatto nella Leisure Group Italia permettendo di fatto di coprire circa il 90% dei centri commerciali in Italia. Ovunque voi vediate un kiddie ride, un gioco per bambini all’interno di una galleria commerciale, il Gruppo Dedem è felice di erogarvi questo servizio”, afferma soddisfatto Rizzi.
Ultima sfida da affrontare per Dedem riguarda il mondo 3D o meglio l’additive manufacturing. “A fine settembre 2019 -annuncia Rizzi- abbiamo acquisito Selltek srl, piccola eccellenza italiana del comparto, che ci ha permesso di acquisire un know how che mancava, Parallelamente, attraverso la Trust Technology Services Srl, controllata al 100% da Dedem Spa, il Gruppo ha acquisito il ramo d’azienda di Prototek Srl relativo alle attività di prototipazione nell’ambito delle stampanti 3D, affiancando così alla commercializzazione delle stampanti 3D anche l’attività di service”.
“Si tratta -dice Rizzi- di produzione in 3D conto terzi, cioè la realizzazione di prodotti finiti per grandi marchi della moda e dell’industria, marchi insomma di eccellenza a cui speriamo di continuare a dare un contributo”.
Innovazione e diversificazione, dunque, asset che sembrano scritti nel Dna di questa dinamica azienda italiana, che rischiava di chiudere nel 2015 e che, invece, grazie “al gruppo di manager dell’azienda che ha deciso di investire su se stessi e su questa realtà italiana rilevandone il 100%”, ha vinto la scommessa, “mettendo a frutto -spiega ancora il giovane ingegnere- quella voglia di fare, quella voglia di crederci che ha portato all’azienda ad aumentare dal 2015 il fatturato da meno di 50 milioni a quello che speriamo sia nel 2019 di 80 mln”.
“E la diversificazione che è stata avviata e la riorganizzazione hanno permesso di salvare tutti i posti di lavoro: le ultime operazioni Selltek e Prototek hanno portato a bordo di Dedem Spa 30 risorse di eccellenza e ad oggi il gruppo consta di più di su 500 risorse su tutto il territorio nazionale. Nonostante dal 2012 a oggi non sia stato un momento roseo per tutta l’economia nazionale, Dedem è riuscita, non solo a non effettuare tagli o riduzioni, ma addirittura a crescere”, conclude Rizzi.
Adnkronos.