È quanto emerge da un’indagine realizzata da Who, Ocse e Banca Mondiale, che verrà presentata a Firenze dal 26 agosto al primo settembre, in occasione del ventesimo congresso IEA, International Ergonomics and Human Factors Association
Globalmente, il costo degli errori medici è di 42 miliardi di dollari l’anno. È quanto emerge da un ‘report’ sulla salute mondiale realizzato congiuntamente da Who, Ocse e Banca Mondiale, che verrà presentato al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 26 agosto al primo settembre, in occasione del ventesimo congresso IEA, International Ergonomics and Human Factors Association. Secondo l’indagine, nei paesi ad alto reddito 7 pazienti ospedalizzati su 100 possono aspettarsi di essere colpiti da un’infezione legata alle terapie (nei Paesi in via di sviluppo il dato è di 1 su 10). Circa il 15% della spesa ospedaliera nei Paesi ricchi è usata per correggere complicazioni prevenibili delle cure ed eventi avversi per i pazienti. Inoltre, sempre nei paesi ad alto reddito, la percentuale delle vaccinazioni contro l’influenza varia dall’1% al 78%, malgrado l’obiettivo del 75% posto per il 2010 dall’assemblea dell’Organizzazione mondiale della sanità del 2003. Il Who stima che 303.000 madri e 2,7 milioni di neonati muoiano ogni anno, e che molti di più siano colpiti da malattie prevenibili. Inoltre, circa 2,6 milioni di bambini nascono morti ogni anno.
A seguire il congresso IEA, sempre nel capoluogo toscano si svolgera’ il meeting degli specializzandi sulla sicurezza delle cure. L’appuntamento fiorentino richiamerà 1.600 ricercatori da 76 Paesi, che affronteranno il problema dell’errore umano negli incidenti, di come migliorare la performance dell’essere umano al lavoro, della qualità delle cure, della sicurezza nei trasporti. Un evento che tutti si augurano, anche alla luce del disastro di Genova, contribuisca a far crescere la cultura della sicurezza nel nostro Paese a tutti i livelli.
Fonte: AGI