Secondo Giacomo Spazzini, founder di GS LOFT, gruppo italiano pioniere della longevity, tenere bassi i livelli di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, può essere un obiettivo raggiungibile in qualsiasi momento dell’anno, e non solo in vacanza.
L’insieme delle tecniche di biohacking che ottimizzano il funzionamento del corpo e della mente sono un valido alleato per riequilibrare i livelli di stress, come, ad esempio, esporsi quotidianamente alla luce solare per almeno 10 minuti, adottare l’integrazione nutraceutica e una dieta ricca di omega-3 e fibre.
Settembre 2024 – La sensazione di benessere che chiunque prova, in misura diversa, durante l’estate, ha un’evidenza scientifica che trova la sua spiegazione nella naturale riduzione dei livelli di cortisolo, noto come “ormone dello stress”. Tuttavia, ognuno di noi teme che a settembre, al rientro a lavoro e alle verie attività, questo clima di serenità e spensieratezza possa svanire.
Per Giacomo Spazzini, imprenditore, investitore e coach nell’industria del wellness e biotech da più di 13 anni e founder di GS LOFT, gruppo italiano pioniere della longevity, tenere bassi i livelli di cortisolo non è una prerogativa dell’estate: può essere un obiettivo raggiungibile in qualsiasi momento dell’anno e un fattore che è possibile tenere costantemente sotto controllo grazie ad alcune tecniche di biohacking coaching. Perché quindi non mettersi alla prova proprio a settembre, quando lo stress si fa sentire al solo pensiero di rimettere piede in ufficio?
Il ruolo del cortisolo e i suoi effetti sulla salute
Prodotto dalle ghiandole surrenali in risposta a situazioni di tensione, il cortisolo è essenziale per numerose funzioni corporee, ma livelli elevati possono causare gravi problemi di salute, come malattie cardiache, ipertensione, obesità, disturbi del sonno e un sistema immunitario compromesso. Sul piano mentale, un eccesso di questo ormone può portare alla depressione, all’ansia e a difficoltà cognitive. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology[1] ha, infatti, evidenziato come livelli cronici di cortisolo elevato siano associati a un maggiore rischio di sviluppare disturbi dell’umore e malattie cardiovascolari.
Come è possibile intervenire, quindi, sul cortisolo? L’insieme delle tecniche e tecnologie di biohacking che ottimizzano il funzionamento del corpo e della mente sono un valido alleato per riequilibrare i livelli di stress. Fondamentale è però, prima di tutto, poterli misurare e monitorare tramite test della saliva epigenetici, come adottati anche nel gruppo GS LOFT, attraverso cui è possibile, rispetto agli esami tradizionali del sangue e delle urine, misurare in autonomia gli ormoni in più fasi della giornata per avere un quadro completo del proprio livello di salute.
5 consigli per ripartire a settembre al massimo delle energie
Secondo Giacomo Spazzini, esistono alcune tecniche specifiche per tenere a bada i livelli di cortisolo, messe in pratica anche in GS LOFT, che intervengono su diversi aspetti multidisciplinari della salute fisica e mentale e che chiunque può adottare nella propria quotidianità:
- Esporsi quotidianamente alla luce naturale e ridurre le luci blu: adottare tecniche che migliorano la qualità del sonno, come l’esposizione quotidiana alla luce naturale per un minimo di 10 minuti e la limitazione alla luce blu degli schermi di cellulari e televisori prima di coricarsi è fondamentale per tenere a bada i livelli di cortisolo e di melatonina che, se particolarmente bassi, possono generare stress.
- Integrare la propria dieta con cibi ricchi di omega-3 e fibre: ricorrere a una dieta ricca di antiossidanti, omega-3 e fibre può ridurre l’infiammazione dell’organismo e aiutare a mantenere i livelli di cortisolo sotto controllo. Inoltre, si consiglia sempre di evitare zuccheri raffinati e un’eccessiva assunzione di caffeina.
- Praticare tecniche mindfulness: meditazione, respirazione profonda e yoga rientrano tra le tecniche ampiamente riconosciute per il loro impatto positivo sulla riduzione dello stress. Numerosi studi, tra cui una meta-analisi pubblicata sul Journal of Alternative and Complementary Medicine[2], confermano che la mindfulness può ridurre significativamente i livelli di cortisolo.
- Adottare l’integrazione nutraceutica: per gestire lo stress in modo naturale l’utilizzo di integratori si rivela molto efficace. Magnesio, phosphatidylserine e ashwagandha, che secondo ricerche pubblicate su Nutritional Neuroscience[3] può ridurre i livelli di cortisolo fino al 30%, sono alcune delle possibili opzioni da abbinare a un’alimentazione sana e all’attività fisica.
- Praticare un esercizio fisico moderato: attività che promuovono il rilassamento, pur comportando un modesto aumento della frequenza cardiaca, come la camminata, lo yoga e il tai chi sono efficaci per il miglioramento della salute fisica e mentale.
“Diversamente da quello che si pensa, lo stress non è necessariamente un male: c’è infatti uno “stress buono”, chiamato eustress, che permette al nostro organismo di far fronte a piccole e grandi emergenze, dandoci una forza e una resistenza inaspettate. Ma se la situazione di stress si protrae troppo a lungo nel tempo e non è seguita da una fase di rilassamento, fondamentale per evitare l’esaurimento, si ripercuote in una serie di ricadute dannose per l’organismo. In questo caso si parla di “stress cattivo”, o distress, ed è proprio questa tipologia che oggi fa parte della nostra quotidianità, spesso legata a situazioni (magari lavorative) non modificabili. Occorre dunque compensare con uno stile di vita salutare e buone abitudini, come mangiare sano, non fumare, dedicare del tempo ad attività distensive e dormire il giusto numero di ore per notte, che ogni giorno è possibile mettere in pratica a casa con i giusti accorgimenti.” afferma Giacomo Spazzini, fondatore di GS LOFT.
[1] https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0306453024001082
[2] https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/jicm.2021.0036
[3] https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1028415X.2021.1892253