“Accessorio” maschile più quotato degli ultimi anni, la barba sta all’uomo come i capelli stanno alle donne: entrambi sono fattori che caratterizzano il proprio aspetto fisico e il proprio stile. Così come il giusto taglio di capelli, anche la giusta forma della barba può cambiare completamente l’immagine generale, aggiungendo fascino e valorizzando i lineamenti. Una barba spigolosa, per esempio, aggiunge lunghezza e snellisce un viso tondeggiante. Al contrario, una barba larga restituisce il giusto equilibrio a un viso dalla forma allungata.
Se nel corso della storia la barba è stata simbolo di saggezza, virilità e autorevolezza, oggi è diventata un segno distintivo che delinea la personalità di chi la indossa. Da anni sotto i riflettori, quello della barba è un trend in continua espansione ed evoluzione, che sta ottenendo sempre più consensi e coinvolgendo un pubblico sempre più ampio. Ma quali saranno gli stili a cui ispirarsi e che ci accompagneranno nell’anno appena iniziato?
Per rispondere a questo dilemma, Bullfrog ha deciso di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, che ha incrociato a una serie di dati raccolti negli anni sul web, elementi appartenenti a culture diverse. Un esperimento per capire come questa tecnologia avrebbe interpretato i trend sulla barba in diversi Paesi e che tipo di ideali maschili avrebbe prodotto. Specchio di un mondo a volte poco realistico, ma che in ogni caso restituisce una sintesi del gusto del momento, l’intelligenza artificiale ha generato il volto di 8 uomini di 8 diverse nazionalità, che interpretano magistralmente i trend barba del 2024. I modelli delineati sono differenti per stile, forma e lunghezza, ma mai come quest’anno la semplicità riveste un ruolo cruciale. Meno barbe scolpite a favore di look più naturali in grado di fare risaltare la personalità del singolo. Un mood che strizza l’occhio all’originalità e che spinge gli uomini a mettersi in gioco attraverso scelte di grooming individuali.
Tra tutte, è la barba più corta, ma così famosa da avere un proprio nome: “5 o’clock shadow”, letteralmente “l’ombra delle 5 del pomeriggio”. L’espressione deriva dal fatto che a molti uomini ben rasati, verso il tardo pomeriggio o in prima serata, inizia a crescere una leggera barba, che sul viso ha l’aspetto di un’ombra. Taglio classico, ma eternamente alla moda, è la scelta ideale per chi vuole un look vedo-non-vedo: quell’ombra di stile che, con grande eleganza, dà carattere al volto. La “5 o’clock shadow beard” è in grado di cambiare totalmente il viso di qualsiasi uomo, anche quello dall’aspetto più giovanile. Volutamente “incolta”, ma molto cool, questa barba ha un fascino sbarazzino e misterioso.
Questo look, al limite tra il curato e l’incolto, prevede una barba lunga più di 5 centimetri che si ottiene non radendosi per circa 4/6 mesi. Solitamente abbinata a baffi a manubrio la Bushy Beard, proprio per la sua particolarità, è adatta a un volto spigoloso, triangolare o a diamante. Per essere sempre impeccabile, la barba “folta” (in inglese, “bushy”) deve essere spuntata con regolarità, in modo da evitare che si gonfi ai lati conferendo un aspetto trasandato o da “uomo delle caverne”. Le linee delle guance possono essere definite, mentre il collo può essere rasato o lasciato più naturale. Questo look prevede la massima cura.
La Ducktail Beard, conosciuta anche come barba vichinga, è diventata molto di moda in questi ultimi anni. Perfetta per chi ha un viso squadrato, ovale o rotondo, ha una lunghezza che varia da 1,5 ai 5 centimetri: molto corta ai lati, che sono sfumati, si assottiglia e si allunga a punta verso il mento. Il collo è rasato. La Ducktail Beard richiama il concept della barba “corporate” ma, oltre a essere più piena, per garantirne le dovute proporzioni va rifinita con regolarità e precisione.
Perfetta per chi ha un viso rotondo, squadrato o zigomi alti, la Hollywood Beard è uno stile di barba molto ordinato, caratterizzato da una linea delle guance abbassata, che sale poi verso le basette. In alcuni casi le basette possono essere rimosse. Per un tocco di stile è possibile modellare la parte inferiore con le forbici, dando una forma a punta. Questo look, particolarmente curato e sofisticato, si ottiene facendo crescere la barba per 4/6 settimane. Il collo è completamente pulito.
Il pizzetto è un look piuttosto diffuso e particolarmente in voga negli anni ‘90. Adatto a visi ovali o dalla forma a diamante, si distingue per una barba corta, ordinata, dalle linee molto precise e concentrata sul mento. Esistono due varianti di pizzetto: quello con mento e baffi separati tra loro e quello che contorna i lati della bocca senza alcuna interruzione. Qualora la barba non sia molto folta, è meglio optare per la prima variante. Il pizzetto è apprezzato per la sua versatilità e può essere tenuto corto o più lungo.
Nota anche come “barba ad ancora”, la Anchor Beard è una variante del più classico pizzetto e prevede un taglio corto e uniforme. Adatta a tutti, è perfetta per chi ha un viso triangolare o a diamante. La forma appuntita o a triangolo segue la linea della mascella e del mento. A completare il look, un paio di baffi staccati dai peli della regione inferiore della barba. Punto di forza della Anchor Beard è la simmetria, motivo per cui difficilmente può essere realizzata a casa. Meglio affidarsi alle mani esperte di un barber.
Un taglio corto tendente al medio, adatto a chi vuole distinguersi senza passare inosservato. Lo stile di barba alla Verdi, fa riferimento al modello indossato da Giuseppe Verdi. Uno stile che annovera la presenza in abbinamento di un paio di baffi folti ben definiti e regolati. La forma del viso migliore da abbinare ad un modello di barba alla Verdi è quella triangolare o a diamante. Vengono rasati collo e guance in modo da evidenziare nettamente il distacco corto-lungo dalla zona superiore progressivamente fino a quella inferiore.