Pubblicato il: 05/08/2019 16:17
E’ luglio 2019 il mese più caldo mai registrato sulla Terra e batte così il record finora detenuto dal mese di luglio del 2016. E arriva dopo un giugno, quello di quest’anno, incoronato come il giugno più caldo in Europa e nel mondo da quando, più di un secolo fa, abbiamo iniziato a monitorare e registrare le temperature globali.
Secondo i dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), la temperatura globale del mese appena trascorso è stata leggermente più alta rispetto a quella di tre anni fa (appena 0,04 °C), quando sul pianeta si è abbattuto un evento di riscaldamento globale noto come El Nino (che quest’anno non c’è stato). Il mese di luglio di quest’anno ha registrato temperature di 0,56 gradi Celsius superiori a quelle del periodo 1981-2010 e di quasi 1,2 °C sopra i livelli preindustriali.
E le previsioni per il futuro non sono rosee. “Tra le continue emissioni di gas serra e il conseguente impatto sulle temperature globali, il record è destinato a essere battuto in futuro“, dice Jean-Noel Thepaut, capo del C3S, a Bruxelles. Copernicus è il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea, che si basa in gran parte sui dati satellitari.
I dati diffusi da Copernicus non fanno che confermare quanto già affermato dalla World Meteorological Organization che pochi giorni fa aveva annunciato il nuovo record. “Luglio ha riscritto la storia del clima, con dozzine di nuovi record di temperatura a livello locale, nazionale e globale”, dice il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas. Non solo: la Wmo prevede che il 2019 “sarà tra i cinque anni più caldi e che il 2015-2019 sarà il quinquennio più caldo mai registrato“, sottolinea Taalas.
Un caldo straordinario, dunque, accompagnato da un drammatico scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, nell’Artico e sui ghiacciai europei. Incendi senza precedenti hanno imperversato nell’Artico per il secondo mese consecutivo, devastando foreste incontaminate che assorbivano l’anidride carbonica e trasformandole in fonti di gas serra. “Questa non è fantascienza – sottolinea Taalas – È la realtà del cambiamento climatico. Sta accadendo ora e peggiorerà in futuro senza un’azione urgente sul clima”.
Un allarme che non sfugge al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che su Twitter ha scritto: “Questo luglio ha eguagliato, se non superato, il mese più caldo mai registrato, secondo gli ultimi dati Wmo. Se non interveniamo subito, gli eventi meteorologici estremi saranno solo la punta dell’iceberg e quell’iceberg si sta rapidamente sciogliendo“.
Adnkronos.