Pubblicato il: 26/05/2020 12:53
Si chiama Reviving Origins ed è il programma che, lanciato nel 2019, si pone l’obiettivo di ripristinare la produzione di caffè in quelle regioni in cui questa è minacciata. A portarlo avanti è Nespresso che dopo Zimbabwe e Colombia, ora si concentra sull’Uganda. Qui, per secoli l’altitudine e i terreni fertili del gruppo montuoso del Ruwenzori hanno contribuito a dare vita a un caffè eccezionale. Poi, negli ultimi anni, il cambiamento climatico, le cattive pratiche agricole e le difficoltà economiche, hanno fatto sì che la produzione di caffè di alta qualità fosse compromessa, portando alla quasi totale scomparsa di piantagioni di caffè su quelle montagne.
Grazie alla collaborazione con Agri Evolve, un’azienda agricola che opera sul territorio, Nespresso ha avviato il programma raccogliendo l’adesione di oltre 2.000 piccoli coltivatori che si sono uniti al progetto, per ricevere formazione e acquisire le competenze specifiche necessarie per incrementare la qualità e la produttività dei raccolti, oltre a stabilire pratiche agricole sostenibili e riuscire, come conseguenza diretta, a migliorare le proprie condizioni di vita. Il risultato è il caffè Amaha awe Uganda (speranza per l’Uganda).
Così come già avvenuto in Zimbabwe e Colombia, ogni tazzina di caffè Amaha awe Uganda che verrà consumata sarà di supporto al progetto e permetterà di aumentare, anno dopo anno, la produzione di questi caffè, finché non saranno pronti per entrare a far parte della gamma di caffè.
Lanciato nel 2019, il programma Reviving Origins mira a rilanciare la coltivazione del caffè e le economie locali in quelle regioni colpite da avversità quali conflitti, difficoltà economiche e disastri ambientali. Il programma fornisce mezzi di sostentamento sostenibili per i coltivatori e le loro comunità, preservando al contempo il futuro di alcuni dei più rari e squisiti caffè del mondo. Nespresso ha investito in totale quasi 10 milioni di franchi svizzeri nel programma per un periodo di cinque anni (2019-2023).
A partire dal lancio dell’anno scorso, Reviving Origins ha già ottenuto notevoli risultati in Zimbabwe e a Caquetá, Colombia, due regioni in cui la produzione di caffè è stata fortemente minacciata negli ultimi anni. In Zimbabwe, la produzione di caffè è stata a rischio per diverso tempo, passando da 15.000 tonnellate alla fine degli anni ’80 ad appena 500 tonnellate nel 2017. In Colombia invece, quasi 50 anni di conflitto hanno portato molti coltivatori ad abbandonare le terre e la quasi scomparsa del caffè da Caquetá e El Rosario.
Come risultato delle attività finora messe in campo, è stato possibile assistere a un significativo incremento della produttività delle piantagioni. La disponibilità di caffè di alta qualità (AAA) è cresciuta del 9% nella provincia di Manicaland in Zimbabwe e del 10% a Caquetá, Colombia, tra il 2018 e il 2019.
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