In cosa consiste la pratica del rewilding e perché è fondamentale per proteggere sia le api che l’apicoltura.
Il rewilding è una pratica di conservazione che ha come obiettivo principale quello di ripristinare gli ecosistemi naturali, consentendo alla natura di autoregolarsi, riducendo l’intervento umano. Applicare questa filosofia alle api e all’apicoltura significa creare condizioni migliori per gli impollinatori, in quanto si va a promuovere la biodiversità e la loro salute.
Cos’è il rewilding
Il primo passo da compiere, in ottica di rewilding, è quello di ripristinare gli habitat naturali. Coltivare piante autoctone, ricche di nettare e polline, offre alle api una dieta varia e nutriente; inoltre, l’introduzione di corridoi ecologici permette loro di spostarsi in sicurezza tra diverse aree. È importante proteggere, poi, i luoghi di nidificazione naturali, ad esempio alberi cavi o tronchi, che fungono da ottimo riparo per le api selvatiche.
Anche l’apicoltura può diventare più sostenibile adottando pratiche meno invasive. Ridurre l’uso di trattamenti chimici e scegliere sottospecie di api locali, meglio adattate all’ambiente, può rendere più forti le colonie.
Al contempo, inoltre, è fondamentale promuovere la biodiversità, integrando siepi, boschetti e fioriture spontanee nei paesaggi agricoli, in modo da contrastare gli effetti negativi delle monocolture. Proteggere altre specie impollinatrici, come i bombi e api solitarie, permette di tutelare, ulteriormente, l’ecosistema.
Un uso meno intensivo dei pesticidi
Un altro aspetto molto importante da considerare è la riduzione dell’uso di pesticidi, sostituendoli con tecniche agricole biologiche e rigenerative. Tale approccio protegge gli impollinatori e favorisce un ambiente più sano.
Inoltre, è fondamentale anche sensibilizzare la comunità sull’importanza del rewilding, ad esempio coinvolgendo cittadini, apicoltori e agricoltori al fine di creare una rete di supporto per la conservazione delle api.
Progetti come gli “hotel per api“, i giardini urbani con piante mellifere e iniziative di monitoraggio partecipativo sono esempi concreti di come la comunità possa tutelare le api che sono essenziali per l’ecosistema e, in generale, per la vita.