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Le viti per legno non sono tutte uguali

Sebbene le viti per legno possano sembrare tutte uguali, esistono delle differenze che ne rendono alcune più adatte per l’uso nelle strutture, ad esempio, altre per le applicazioni esterne e altre ancora per la creazione di mobili.
Insomma, le viti per legno sono tutte diverse e le differenze vanno ricercate soprattutto in quattro caratteristiche dell’elemento di fissaggio: le dimensioni generali, il materiale con cui è realizzato, la forma della testa e il tipo di filettatura.
Qui di seguito trovi le informazioni necessarie per imparare a distinguere i diversi modelli di vite per legno, con indicazione degli ambiti in cui ogni tipo viene usato più spesso.

Viti per legno standard

Le viti sono un fattore importante da considerare prima di intraprendere qualsiasi progetto di lavorazione del legno, sia questo grande o piccolo. Con così tanti tipi di viti per legno disponibili su siti come RS o nei negozi fisici, può essere difficile capire quali siano le più adatte ai propri scopi. In caso di indecisione, è sempre meglio lanciarsi su quelle standard.
Le viti per legno standard sono il tipo di vite più comunemente utilizzato quando si lavora con il legno. Sono disponibili in una grande varietà di lunghezze e calibri per essere usare in una vasta gamma di progetti e i loro gambi sono filettati solo per metà. Come regola, queste viti richiedono un foro guida per essere inserite nel materiale e garantire una presa resistente.

Viti mordenti

Le viti mordenti sono un tipo molto particolare di elemento di fissaggio per legno che viene impiegato soprattutto per unire due o più tavole pesanti. Le loro filettature sono molto più spesse di quelle delle viti per legno normali; quindi, forniscono maggiore supporto e garantiscono un fissaggio più deciso.
Le viti mordenti hanno teste esagonali e richiedono una coppia maggiore per essere serrate con più forza rispetto a quelle tradizionali. Spesso vengono accompagnate da delle rondelle per aiutare a distribuire la pressione della testa su un’area più ampia.

Viti per legno strutturali

Le viti strutturali sono quelle più utilizzate nel settore dell’edilizia in legno perché riescono a fissare in modo sicuro grandi pezzi di legno e altri materiali, travi, pavimenti e finiture. Assomigliano alle viti per legno standard, ma sono generalmente più grandi, più lunghe e presentano una filettatura su tutto il gambo, dalla testa alla punta.
Le viti strutturali sono spesso autofilettanti e possono essere avvitate nelle strutture direttamente con l’aiuto di un trapano, senza dover praticare fori guida. Entrano in profondità e si ancorano saldamente alle fibre del legno, tanto da poter essere impiegate anche nella costruzione di terrazze e parchi giochi senza doversi preoccupare per la stabilità e la solidità delle strutture.

Viti per fori a tasca

I fori a tasca sono uno dei metodi più comuni per unire gli elementi in legno e, sebbene siano considerati facili da pratica, è necessario usare viti speciali affinché la presa e la tenuta siano alte. A differenza delle viti tradizionali che fanno affidamento sull’attrito per rimanere in posizione, le viti a tasca fanno presa sul legno: ciò le rende ideali per progetti soggetti a grandi carichi o vibrazioni.
Le viti a tasca hanno punte autoperforanti e teste più grandi del comune; la punta autoperforante impedisce la rottura della parte inferiore della vita, mentre la testa più grande impedisce all’elemento di fissaggio di essere troppo serrato, evitando così che la parte superiore si spezzi.

Viti per cartongesso

Nella maggior parte dei casi, le viti per cartongesso vengono usate per fissare i pannelli di cartongesso alle strutture portanti di legno o metallo. Sono autoperforanti e relativamente economiche, il che li rende un’opzione conveniente per progetti semplici, ma meno adatta per quelli più complessi.

 

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