(ANSA) – ROMA, 7 GIU – “Sono rimasto figlio”. Vittorio Cecchi Gori lo dice più volte ora che è tornato da Palazzo Borghese in quella casa romana dei suoi genitori ai Parioli, un appartamento, dice, “figlio de Il sorpasso e dove ogni tanto mi sembra di veder comparire il babbo e la mamma”.
Classe 1942, produttore cinematografico e figlio della leggenda Mario Cecchi Gori, Vittorio, un passato tra successi, politica, fallimenti, scandali, droga e gossip, ora sembra davvero sereno dopo l’ictus che lo ha colpito poco meno di due anni fa. Occasione dell’incontro, la fine riprese del docu-film ‘Cecchi Gori, di Vizi e di Virtù’, diretto da Simone Isola e Marco Spagnoli e prodotto da Giuseppe Lepore: in primo piano, spiegano i registi, gli incontri “con coloro che, nonostante tutto, sono rimasti accanto a Vittorio: dai vincitori dell’Oscar Benigni e Tornatore ai campioni di incassi Pieraccioni e Verdone, agli amici Banfi e Risi. Ci sono poi i grandi allenatori e campioni della Fiorentina, passione di famiglia”.
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