“Un quindicenne accoltellato per una lite dovuta all’asta del fantacalcio, un musicista ventiquattrenne della Giovani Scarlatti ucciso a colpi di pistola dopo una lite per un parcheggio, giovani ragazze vittime del branco, sembra un bollettino stilato in una zona di guerra dove tutto è lecito, invece siamo a Napoli dove la violenza miete vittime tanto al centro quanto in periferia”.
Così il consigliere regionale di Più Europa Luigi Cirillo.
“Quando le Istituzioni capiranno che se si demanda alla strada e a modelli promossi nei racconti delle serie tv il compito di educare e trasmettere valori ai nostri giovani, il risultato non può che essere quello dell’emulazione di comportamenti tribali, probabilmente- aggiunge Cirillo – riusciremo a cambiare il futuro di molti ragazzi inclini alla violenza e a garantire la vita di tanti altri, delle tante vittime che ci ritroviamo a piangere insieme alle famiglie a cui va la mia vicinanza in questo momento drammatico. Continuo a dirlo: servono da un lato, come deterrente, maggiori presidi di legalità, una presenza maggiore delle forze dell’ordine e un migliore e più esteso utilizzo della videosorveglianza. Dall’altro per porre un argine all’ondata di violenza che invade Napoli, e non solo, bisogna necessariamente rafforzare il sistema scolastico per offrire modelli culturali ed educativi diversi. Dove la famiglia manca o latita, deve intervenire lo Stato con tutte le sue Istituzioni. Siamo dinanzi ad una vera e propria emergenza sociale e valoriale che può essere combattuta con la prevenzione prima che con la repressione. Come membro della commissione Cultura e Politiche giovanili – conclude – dico che dobbiamo raddoppiare l’impegno a incentivare tutte le iniziative che allontanino i ragazzi dalla vita di strada per fermare questa brutale e camorristica violenza”.